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Riflessione dell’autore sulla necessità, oggi, per l’antropologia filosofica estesa a tutte le dimensioni dell’esperienza umana e al dialogo tra i popoli, di ripercorrere le tappe della scienza moderna, che ha diffuso una mentalità dominata dalle scienze naturali e non ha saputo riconoscere un posto adeguato al “senso umano” nella sua ricchezza di dimensioni, compresa quella culturale e religiosa. Alla filosofia il compito di integrazione dei saperi e di responsabilità per la società globale.
Autore
Gianluigi BRENA, gesuita, ha insegnato epistemologica e antropologia filosofica per lo più presso l’Istituto filosofico Aloisianum di Padova ed è segretario del Centro studi filosofici di Gallarate. Ha pubblicato tra l’altro "La struttura della percezione. Studio su Merleau-Ponty" (1969), "La teologia di Pannenberg. Cristianesimo e modernità" (1993), "Forme di verità. Introduzione all’epistemologia" (1995). Per Emp ha pubblicato: "Dialogo tra civiltà e secolarizzazione" (2012).
Saggio approfondito, arduo e audace su Solov’ëv e la sua cristologia in cui si delinea, dapprima, il profilo della personalità del pensatore russo nel contesto del suo tempo, l'attualità della sua opera, le sue fonti principali per passare poi a enucleare la struttura portante del suo sistema intellettuale. Dall’analisi del pensiero di Solov’ëv emerge la convinzione che il modello cristologico fondamentale sia quello della Divinoumanità, avente come principio archetipo il rapporto tra natura divina e natura umana, unite nella Persona del Verbo «non confuse, non divise» secondo la definizione dogmatica del Concilio ecumenico di Calcedonia (451). La Divinoumanità costituisce l’apporto più profondo e originale di Solov’ëv alla cristologia.
La nuova professione d'aiuto del counseling professionale ha uno spazio d'azione sempre più ampio. Oltre al riconoscimento legislativo, anche l'ambito ecclesiale comincia a cogliere questa attività come una grande risorsa: il counseling pastorale può essere sostegno prezioso alla coscienza credente nel suo percorso di vita e di fede. La ricerca presentata in questo volume avvia una riflessione teologica sulla relazione pastorale d'aiuto: qual è il contributo che la teologia morale può offrire al counseling pastorale? E quanto quest'ultimo può a sua volta illuminare la teologia a partire dalla dimensione fenomenologica-antropologica-esistenziale? Più radicalmente, quali interrogativi rivolge la pratica del counseling alla ricerca teorica della teologia morale? E come si configura il profilo del teologo morale, sollecitato dal ministero pastorale di oggi?