Uno studio sul principio del dialogo esteso alle relazioni interculturali, locali e globali.
Contenuto
Un volume per festeggiare gli 80 anni del prof. Antonio Marangon. Una raccolta di contributi di numerosi colleghi italiani e di alcuni giovani docenti della Facoltà teologica del Triveneto, molti dei quali sono stati suoi allievi nei lunghi anni di insegnamento presso diversi istituti del nord Italia. Gli articoli sono organizzati attorno a quattro nuclei tematici: 1. la questione del rapporto tra esegesi e teologia 2. il primato di Dio e della sua Grazia, così come appare dall’evangelo di Paolo 3. la realtà del Gesù storico 4. temi vari di esegesi e teologia biblica.
Destinatari
Per studenti e insegnanti di teologia.
Autore
MICHELE MARCATO, curatore della sezione biblica, nato nel 1971 e ordinato nel 1998, ha conseguito il dottorato in teologia biblica nel 2012. È docente di letteratura paolina allo Studio teologico interdiocesano di Treviso - Vittorio Veneto e all’Istituto superiore di scienze religiose delle medesime diocesi, dove insegna anche introduzione alla Bibbia e letteratura giovannea. Ha pubblicato: Qual è la volontà di Dio? Il discernimento cristiano nella lettera ai Romani (EDB, Supplementi di Rivista Biblica, Bologna 2012).
Il volume di Federico Grosso Teologia e biografia: un dialogo aperto è un saggio dedicato al tema della biografia in rapporto alla teologia. L’autore ha scelto di narrare le biografie e le fisionomie teologiche di quattro coppie di personaggi-autori nei quali si può facilmente riconoscere un intreccio suggestivo tra vita, pensiero e azione. Gli autori esaminati sono: Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti (stile cristiano nell’impegno politico), Giuseppe De Luca ed Ernesto Balducci (stile cristiano nell’impegno culturale), Primo Mazzolari e Lorenzo Milani (stile cristiano nell’impegno pastorale), Francesco Placereani e Antonio Bellina (stile cristiano della presenza nella realtà locale friulana).
La scommessa di questa tesi poggia sulla visione di un ordito virtuoso tra biografia e teologia, dal quale possono emergere stili e criteri capaci di offrire alla teologia fondamentale spazi inediti e promettenti di sviluppo.
Il volume (380 pagine, 31,00 euro), in questi giorni in libreria, è edito da Facoltà Teologica del Triveneto e Edizioni Messaggero Padova e fa parte della collana editoriale Sophia della Facoltà.
Destinatari: Studenti di teologia, teologi e formatori.
L’autore.
FEDERICO GROSSO, (Latisana, Udine 1970), presbitero, nel 2007 ha conseguito la licenza in teologia con specializzazione in pastorale giovanile e catechetica all’Università Pontificia Salesiana di Roma, con una tesi sul pensiero di Andrés Torres Queiruga. Nel 2011, sotto la guida di Elmar Salmann, ha difeso la tesi dottorale in teologia fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana. È docente di teologia fondamentale nello Studio teologico interdiocesano di Castellerio (UD) e all’Istituto superiore di scienze religiose di Udine, dove tiene anche il corso di catechetica generale.
Qual è il senso del riposo sabbatico nella Sacra Scrittura? Può il riposo sabbatico divenire un principio in grado di salvaguardare la natura, la società e l'uomo in ogni sua dimensione? L'autore di questo studio ne è fortemente convinto.
Una guida per catechisti e genitori, in cui trovare nuove modalità di approccio alla catechesi delle giovani generazioni. Un libro per provare a colmare il gap comunicativo tra giovani e fede ecclesiale.
Come mai in Burundi, con le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa in continuo aumento, i cristiani non riescono a fermare le uccisioni, i massacri e ogni tipo di violenza? Forse il murundi si trova meglio nelle sue pratiche ancestrali, per cui il cristianesimo è solo di facciata? Il presente testo affronta queste problematiche analizzando, nella prima parte, il contesto storico e, nella seconda, gli aspetti teologici della nuova inculturazione focalizzando gli elementi antropologici e sociali propri della cultura burundese.
Destinatari
Chi è interessato alla chiesa nel mondo e africana in particolare.
Autore
EMMANUEL RUNDITSE (1957 Rugari-Muyinga, Burundi), ottenuto il baccellierato in filosofia e in teologia presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, nel 1988 viene ordinato sacerdote a Rugari. Prosegue gli studi conseguendo la licenza e il dottorato in teologia pastorale presso la Facoltà teologica del Triveneto, Padova. Attualmente esercita il ministero pastorale nella parrocchia di Dignano (Udine).
Contenuto
Trent’anni e più sono trascorsi dai tempi in cui Van Rensselaer Potter, Andrè Hellegers, Daniel Callahan e Willard Gaylin si mossero da pionieri ad esplorare quell’ormai fitto intricarsi di problemi etici legati al nascere e al morire e, su ogni sorta di casi difficili, si sono scritti fiumi di inchiostro. Ma, che cosa è realmente cambiato in quello che è il rapporto tra medico e paziente? Non è forse vero che, nonostante acute penetrazioni antropologiche e giudizi morali ineccepibili, siamo ancora qui a misurarci con un diffuso malcontento? La presente ricerca tenta di approfondire il legame intrinseco tra bene e ragionevolezza nel complesso rapporto che unisce medico e paziente, al fine di rinominare la medicina, non solo come rispetto del paziente ma, anzitutto, come cura e promozione dello stesso, in un dispiegarsi armonico di tutto l’agire del medico il quale, servendo il malato, perfeziona e compie se stesso come terapeuta e, di riflesso, come persona.
Destinatari
Studenti di teologia, filosofia e morale.
Autore
Cristiano Arduini, è presbitero dal 1995 e, dopo essere stato vicario parrocchiale e assistente dei ragazzi in Seminario Minore, è ora docente di Bioetica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova e delegato vescovile per la Pastorale Familiare della stessa diocesi. Il presente volume è tratto dalla sua tesi di dottorato discussa presso l’Istituto Giovanni Paolo II.
Il libro presenta i risultati di un lavoro biennale di ricerca dedicato al confronto tra psicologia e teologia o spiritualità. Si cerca di spostare il dibattito dal piano teorico a quello pratico, chiamando in causa la tradizione spirituale.
La problematicità dell’esperienza integrale, segnata dal divenire, e quella dell’esperienza umana, gravata dal male, costituiscono i due nuclei tematici del pensiero di Umberto A. Padovani. La prima trova soluzione nella «metafisica classica» essenzializzata e storicizzata (attraverso un serrato confronto con il pensiero moderno e contemporaneo); la seconda nell’umanesimo cristiano ascetico (derivante dalla redenzione per mezzo della croce di Cristo). Ci troviamo così di fronte ad un itinerario speculativo-sapienziale nel quale si intrecciano, per così dire, due anime: quella del metafisico rigoroso che segue fino in fondo il processo dialettico-confutatorio dell’affermazione come negazione della negazione, e quella dell’uomo-pensante che concepisce la filosofia come ricerca della veritas salutaris, capace cioè di svelare il senso della vita. Per questo è un cammino verso, ma anche oltre la metafisica.
Destinatari
Per studenti e insegnanti di teologia e di psicologia.
Autore
Angelo Roncolato, docente presso la Facoltà teologica del Triveneto, insegna filosofia della conoscenza e dell’essere, e teologia filosofica nella sede di Padova; ha già dedicato ad Umberto A. Padovani due saggi pubblicati nella Rivista «Studia Patavina».
La lettura attenta del vangelo di Matteo e il confronto con gli altri sinottici e scritti neotestamentari rivelano che il primo evangelista ha una particolare predilezione per il verbo greco prosérchomai (= avvicinarsi). Matteo lo utilizza con notevole frequenza rispetto agli altri scritti neotestamentari. Gli incontri con Gesù introdotti da questo verbo contribuiscono a manifestare al lettore l’eccezionalità della persona di Gesù e, nello stesso tempo, lo invitano a porsi la domanda sulla sua vera natura e identità. Prosérchomai diviene un espediente letterario al quale l'evangelista fa ricorso per presentare Gesù come il Dio con noi in azione e per manifestare la natura di questa presenza: Gesù è in mezzo agli uomini per aiutare, salvare, insegnare, illuminare.
Destinatari
Professori e studenti di Sacra Scrittura.
Autore
Gastone Boscolo, presbitero della diocesi di Padova, è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica del Triveneto (Padova). Collabora con alcune riviste: «Servizio della Parola», «Parole di Vita», «Credereoggi». Ha curato l'edizione italiana dell'Introduzione al Nuovo Testamento di R. Brown (Queriniana Editrice, 2001), ha pubblicato Vangelo secondo Matteo (Edizioni Messaggero Padova, 2001) e La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura (Edizioni Messaggero Padova / Facoltà teologica del Triveneto, 2009).
Contro il rischio di ridurre la parola ad un linguaggio autoreferenziale e convenzionale, il pensatore non accademico Ferdinand Ebner afferma l’urgenza di recuperare la parola nella divinità della sua origine. Poiché Dio creò l’uomo parlandogli la parola umana, essa porta con sé le stimmate di quell’evento e in quanto responsoriale non può che essere una parola timidamente ermeneutica e balbettante, mai fondante e generatrice. L’attingere al nucleo «logico» della parola permette il «dialogico», il risveglio dal sonno dogmatico e lo spazio del dialogo con Dio quale condizione per il dialogo umano, ecclesiale ed ecumenico.
Destinatari
Studenti di teologia e filosofia.
Autore
Sergio Gaburro, presbitero della diocesi di Verona, ha conseguito la licenza in teologia con specializzazione in ecumenismo presso l’Istituto san Bernardino di Venezia (2001) e il dottorato in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Lateranense (2004). Insegna teologia fondamentale, teologia ecumenica e teologia cristiana delle religioni.
Il volume elegge come campo d’indagine l’epistemologia teologica di Edward Schillebeeckx, seguendone il progressivo assestarsi ermeneutico-critico e studiandone il maturo esercizio in campo cristologico. L’approccio al metodo del teologo domenicano non si ferma al rilevo critico dei punti di forza e dei lati più problematici dello stesso (trattati nella 1a parte), ma si sviluppa (nella 2a parte) in un intreccio, all’interno del quale Luigi Pareyson e Paul Ricoeur sono convocati e coinvolti per tentare di dar seguito ai “sentieri interrotti” di Schillebeeckx.
Destinatari
Studenti di teologia e filosofia.
Autore
VALENTINO SARTORI è un presbitero della diocesi di Verona. Ha studiato a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la licenza in Teologia fondamentale e difeso la tesi di dottorato in Teologia. Attualmente insegna Antropologia teologica presso lo Studio teologico San Zeno, introduzione alla Teologia fondamentale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Verona. È coinvolto nella formazione dei catechisti.
L’intento principale dei vari contributi è quello di mettere a fuoco le sfide e le opportunità che le psicologie contemporanee pongono alla fede e alla teologia in riferimento alle pratiche del colloquio d’aiuto o dell’accompagnamento psicologico e spirituale, alle varie forme con cui, soprattutto attraverso la dinamica della parola, si sostengono le persone in difficoltà. Si sostiene che il dialogo, il colloquio, la consulenza non riguardano solo situazioni psicologiche gravi o difficili come ansia, depressione, disturbi psichici; riguardano anche questioni di vita ordinaria: il colloquio è un aiuto nel discernimento morale, è una forma di accompagnamento e di sostegno in alcune scelte importanti. E la parola appare come il mezzo privilegiato con cui poter avviare la cura della persona, la sua trasformazione, il dinamismo di guarigione che, come credenti e in un orizzonte specificatamente cristiano, non possiamo disgiungere dalla parola “salvezza”.
Destinatari
Studenti di teologia e di psicologia. Persone in difficoltà psicologica e chi le vuole aiutare.
Autore
ANDREA TONIOLO, sacerdote della diocesi di Padova, è Preside della Facoltà Teologica del Triveneto.
All’inizio del secolo XX, l’opera di pionieri che impostarono una trattazione di teologia morale su basi rinnovate (il regno di Dio, la sequela Christi), si arricchì anche di un tentativo di riscoperta ecclesiologica, ad opera del gesuita belga Émile Mersch (1890-1940), che impostò la relazione tra teologia morale ed ecclesiologia attorno al tema paolino del corpo mistico. Il presente volume restituisce la meritata attenzione all’opera di Mersch, tracciando anzitutto l’evoluzione del pensiero teologico. Fin dall’inizio orientato alla ricerca di un metodo coordinato al «mistero», Mersch si inoltra in un infiammato cristocentrismo, fino alla chiave ecclesiologica del Christus totus
Il volume, nato da una significativa esperienza pastorale, intende favorire una riflessione critica su alcune figure pastorali qualificate dal servizio della parola di Dio, con l’intento di fornire elementi chiari e articolati per poter rispondere alle domande essenziali che stanno a monte di un «servizio della Parola». Quali sono le condizioni perché una comunità possa vivere un cammino di ascolto della Parola? Quali sono le dimensioni realisticamente accessibili affinché la parola di Dio sia accolta? Come deve «ripensarsi» una comunità credente per generare un’esperienza di vita cristiana ed ecclesiale nelle condizioni della vita contemporanea? Quali requisiti e quali dimensioni richiede una comunità che pone al centro la Parola? Quali le interazioni con le altre forme di servizio alla Parola, che promuovono il medesimo impegno e reclamano le medesime chiarificazioni in merito alla loro identità e al loro servizio?
Destinatari
Sacerdoti, predicatori, studenti di teologia, comunicatori, educatori.
Autore
EZIO FALAVEGNA, veronese, ha studiato teologia a Milano, presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, e alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Insegna teologia pastorale a Verona presso lo Studio teologico e l’Istituto superiore di scienze religiose e a Padova presso la Facoltà teologica del Triveneto.
Dopo il concilio Vaticano II è cresciuta la consapevolezza del ruolo dei battezzati nella partecipazione alla missione della Chiesa e si sono prodotte ambiguità, contrapposizioni, interferenze. Il contributo del presente volume consiste nell’indagare la valenza di «collaborazione» e «cooperazione» dei fedeli laici nella pastorale, ipotizzando una modalità di partecipazione alla cura pastorale nella figura di un “gruppo/équipe di animazione pastorale”. Già il Concilio riconosceva ai fedeli il diritto/dovere di partecipare attivamente alla vita ecclesiale, senza che questo agire supplisse ai ministri ordinati. E se oggi sono numerose le “forme ministeriali” esercitate, sono tuttavia innegabili le difficoltà in ordine alla determinazione delle funzioni e dei ruoli svolti dai laici e al rapporto con i ministri ordinati.
Destinatari
Studenti di teologia e di ISSR. Ma anche quanti sono impegnati in parrocchia.
Autore
LIVIO TONELLO, sacerdote della diocesi di Padova, ha conseguito di recente il dottorato in teologia alla Pontificia Università Lateranense in Roma.
In occasione del 70° genetliaco, alcuni colleghi e amici di mons. Roberto Tura – per 40 anni docente di teologia sacramentaria nella Facoltà Teologica del Triveneto, sede di Padova – hanno inteso rendergli omaggio tracciando, nel volume miscellaneo, un percorso «sacramentale» attorno ad alcuni temi: dalla chiarificazione terminologica della «iniziazione cristiana» al simbolismo reale-rituale, dalla comunità cristiana creativa di cammini pastorali di evangelizzazione e sacramentalizzazione alla presentazione di qualcuno tra i sette sacramenti (battesimo, eucaristia, matrimonio), da alcune testimonianze bibliche vetero e neo-testamentarie alla voce della bimillenaria tradizione ecclesiale-pastorale, dalla riflessione dei teologi e spiritualisti allo sguardo contemplativo-teologico di un’opera d’arte.
Destinatari
Studenti di teologia.
Autore
CELESTINO CORSATO, è attualmente direttore del Ciclo Istituzionale della Facoltà Teologica del Triveneto. Insegna teologia patristica a Padova e all’Istituto di Studi ecumenici “S. Bernardino” di Venezia. Collabora con diverse riviste: «Studia Patavina», «Theotokos», «Studi ecumenici», «Credereoggi».