Il presente volume è più che una raccolta degli Atti di un Simposio: costituisce un ritratto che presenta una duplice valenza. Quanti hanno conosciuto p. Bernard di persona, confratelli, collaboratori, amici, discepoli, nel leggere gli studi qui pubblicati riconosceranno i tratti “portanti” della sua ricca e poliedrica personalità. Per altri, la lettura delle diverse relazioni metterà in luce i connotati originali di p. Bernard quale uomo, studioso, religioso, mistico.
La sua definizione della spiritualità quale orizzonte di tutta la teologia rimane un punto di riferimento per gli studiosi.
Un libro che apre una fase di ripensamento e approfondimento per molti che gli sono stati vicini, e stimolo fecondo per nuovi e più lontani lettori.
Autori degli interventi:
P. Gianfranco Ghirlanda, Paul Gilbert, María Alcira Sodor , Laurent Lemoine, Elmar Salmann, Ysabel de Andia, Manuel González López-Corps, Luiza Ciupa, Angelico Surchamp, Ruberval Monteiro da Silva, Alfredo Sampaio Costa, José Carlos Coupeau, Albert Vanhoye, Mihály Szentmártoni, Rossano Zas Friz, Giuseppe Gioia, Hein Blommestijn, René Tixier, Manuel Ruiz Jurado, Jesús Castellano Cervera, François-Régis Wilhélem, Thérèse Nadeau-Lacour, Marc Leclerc,
Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato in filosofia e quello in teologia, per molti anni – dal 1961 al 1998 – ha insegnato all’Università Gregoriana, formando molti futuri docenti. Professore di teologia, ha dedicato tutte le sue forze allo studio e all’insegnamento della spiritualità, esplorando in pratica tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l’esperienza spirituale. Il frutto di questo sforzo ininterrotto è rappresentato da numerose pubblicazioni: in particolare il trittico costituito da Teologia simbolica (1984), Teologia affettiva (1985) e Teologia spirituale (1982; 20026), che raccoglie l’insieme dei temi della spiritualità cristiana; inoltre La preghiera cristiana (1976), La spiritualità del Cuore di Cristo (1989), Sofferenza, malattia, morte e vita cristiana (1990) e molti articoli di rilievo in riviste specializzate e in opere in collaborazione. P. Bernard ha dedicato gli ultimi anni della vita alla stesura della sua opera maggiore, Il Dio dei mistici: I. Le vie dell’interiorità (1996); II. La conformazione a Cristo (2000); III. Mistica e azione (2004). Nel volume conclusivo, Teologia mistica (2005), uscito postumo, l’Autore abbandona la prospettiva fenomenologica dei tre precedenti per formulare una teologia mistica che affronta l’insieme dei problemi posti dalla vita mistica cristiana. Figura, pensiero e insegnamento di P. Bernard sono ora diventati oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità è nata a Roma nel 2002 l’Associazione internazionale “Amici di Padre Bernard” (e-mail: asspbernard@unigre.it).
Un coraggioso tentativo di ridurre in sintesi, all’interno di uno schema e linguaggio classici, la dottrina spirituale delle prime tre donne della storia ecclesiale onorate col titolo di Dottore della Chiesa universale. L’autore, predicatore domenicano, mostra la sua capacità di rispettare l’originalità e la personalità di ognuno dei personaggi lasciando che siano loro stessi a parlare e a spiegarsi nei passaggi fondamentali del loro argomentare. Una breve biografia precede la parte specificamente dedicata alle tre sante, suddivisa sempre in tre parti: dottrina spirituale, figlia della Chiesa, dottore della Chiesa.
Antonio Royo Marín, celebre predicatore spagnolo e teologo domenicano, nacque nel 1913 a Morella (Spagna). Nel 1939 entra nell’Ordine domenicano; è ordinato sacerdote nel 1944. Ha pubblicato, in diverse lingue, varie opere nel campo della teologia, della spiritualità e della mistica cristiana, tra cui Teologia della perfezione cristiana (San Paolo 200311).
Il libro è diretto soprattutto alle Suore della Visitazione. Parla di una loro consorella morta il 23.2.2005 in concetto di santità, e riferisce e commenta i principali testi spirituali scritti da lei. Non solo, ma li illumina in profondità, avendo sullo sfondo la dottrina mistica dei santi Fondatori dell’Ordine della Visitazione – San Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca di Chantal – nonché la dottrina mistica cristiana classica. Ne risulta un libro eloquente e suggestivo, denso e profondo, diretto a tutti.
Giuseppe Gioia è professore associato di Antropologia filosofica presso l’Università di Palermo, dove dal 1991 insegna anche Filosofia della religione. Fra i suoi libri, ricordiamo: Ateismo e trascendenza. Dio e la sua assenza (1983); Desiderio di Dio e libertà in Nabert (1984); Testimoni della Bontà. Lo spirito della Certosa (1996; traduzione portoghese: Braga 1997); Finitudine e cristologia (2000); per le Edizioni San Paolo ha pubblicato L’esperienza contemplativa. Bruno il certosino (1989); La divina filosofia. La Certosa e l’amore di Dio (1994); La contemplazione della Verità. La prospettiva cristologica di Guigo I (1999) e ha curato l’opera di Augustin Guillerand, La preghiera (1999), e gli Scritti spirituali di Margherita d’Oingt (1997). È redattore del “Giornale di Metafisica”.
Madre Maria Amata Fazio nacque a Palermo nel 1915, decima di dodici figli. Conseguito il diploma magistrale, nel 1934 entrò nell’Istituto delle Serve dei Poveri, fondato dal b. Giacomo Cusmano. Appena professa, le vennero affidate le novizie. Ma l’anelito da sempre avvertito verso la vita contemplativa la spinse a chiedere e ottenere il passaggio all’Ordine della Visitazione, nel Monastero di Palermo (1948). Compiuto il tempo di noviziato ad Annecy, culla dell’Ordine, ritornò a Palermo, ove ben presto venne eletta Superiora, tale rimanendo – con le dovute interruzioni – per ben 27 anni, facendo rifiorire il Monastero nei muri e soprattutto nelle persone. Difficoltà all’esterno e sofferenze nell’intimo furono sue compagne fedeli, senza fermarla mai. Nel 1996 fu colpita da paralisi, che, inchiodandola sulla sedia a rotelle, la fissò in uno stato di incessante preghiera e sofferenza. Si spense serenamente il 23 febbraio 2005. La sua vita e i suoi pochi ma ardenti scritti la manterranno viva nella memoria di chi l’ha conosciuta di persona o tramite le sue parole.
Bella, ricca, sensibile, di acuta intelligenza e vivace fantasia, Angela da Foligno (1248-1309), dopo una vita mondana nella quale ha assaporato tutti i piaceri della vita, a trentasette anni si sente irresistibilmente attratta da Dio e dà inizio ad una radicale svolta esistenziale.
Spinta dalla molla di un amore “bruciante”, compie un viaggio spirituale di straordinaria intensità, nel quale ha ineffabili e dolcissimi incontri con lo Spirito Santo, con il Padre, con il Figlio di Dio “umanato”, “passionato” e presente nell’eucaristia, con la Vergine Maria e i Santi, finché giunge alle più alte vette della mistica penetrando nelle insondabili profondità del Mistero Trinitario.
La sua sublime esperienza, raccontata e attualizzata in questo libro nelle sue linee essenziali, trasmette una dolce sensazione di infinito e di eterno.
Bernardo Commodi , nato a Gubbio (PG) nel 1945, è Ministro Provinciale dei Frati Minori Con ventuali dell’Umbria e da anni si dedica allo studio del francescanesimo. Tra le sue pubblicazioni, segnaliamo: Il Beato Andrea da Spello discepolo di S. Francesco (1994); L’Oratorio di San Bernardino presso la chiesa di S. Francesco al Prato in Perugia (1996); Itinerario storico francescano a Spoleto (1998); I Santi venerati nella chiesa dei Ss. Ansano e Antonio a Spoleto (2000); Francesco d’Assisi e Angela da Foligno (2001); Vita del Beato Egidio compagno di San Francesco (2003).
L'analisi, qui condotta sulla scorta di Edith Stein, delle varie dimensioni della persona umana - il pensiero, la carne, l'inconscio, i sentimenti. - propone un cammino interiore verso l'autenticità, che si raggiunge solamente nel più profondo di noi stessi, nel «nucleo» della persona, entrando nella scuola della preghiera. L'insegnamento di Edith Stein, che l'Autore espone in quest'opera con grande competenza, indicherà al lettore piste sicure per avanzare nel percorso dalla sua propria vita.
Edith Stein, filosofa, carmelitana, è nata il 12 ottobre 1891, in una famiglia ebrea tedesca; nell'adolescenza abbandonò la pratica religiosa. Alla fine d'un lungo percorso di ricerca interiore, nel 1921 chiese il battesimo e si fece cattolica. Nel 1933 entrò nel Carmelo di Colonia, ove, due anni dopo, emise i voti religiosi, prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Nel 1938 dovette lasciare la Germania e rifugiarsi nel Carmelo di Echt, in Olanda. Perseguitata dall'odio nazista, fu arrestata il 4 agosto 1942 e deportata ad Auschwitz, ove morì il 9 agosto 1942. Fu proclamata santa nel 1998 e, l'anno seguente, compatrona d'Europa. Scrisse molte opere in cui si occupò dell'educazione e del senso della vita.
Cristo è medico delle anime e dei corpi. In base a questa concezione, la tradizione ascetica dell’Oriente cristiano ha elaborato un vero metodo diagnostico e terapeutico delle malattie spirituali.
Questo metodo fu messo a punto nel corso del tempo, sulla base dell’antropologia cristiana elaborata dai Padri, da generazioni di spirituali, i quali hanno esplorato l’anima umana nei suoi angoli più reconditi, hanno appreso a dominare tutti i suoi movimenti e si sono impegnati a trasformarla.
Questo studio presenta con estremo rigore e notevole chiarezza questo metodo veramente originale, che costituisce una vasta sintesi degli insegnamenti patristici e ascetici orientali dal II al XVI secolo. Si presenta così al lettore un trattato, teorico e pratico ad un tempo, di psicologia e di medicina spirituali e una rinnovata visione della dottrina cristiana della “salute”.
Jean-Claude Larchet è dottore in teologia e in filosofia. Specialista in argomenti concernenti la salute, la malattia e la guarigione, è autore di numerosi studi sulla teologia e la spiritualità dei Padri. Ha pubblicato diverse opere presso le Éditions du Cerf, tra cui: Théologie de la maladie (1991, ri-editato nel 1994 e tradotto in italiano dalla Queriniana di Brescia nel 1993), Thérapeutique des maladies mentales. L’expérience de l’Orient chrétien des Premiers siècles (1992).