Una carrellata di vite di santi (o giù di lì) raccontate in modo vivace e curioso. S. Antonio da Padova, S. Edith Stein, S. Teresa di Lisieux, S. Charles De Foucauld, S. Padre Pio... ma sono anche riportate figure più inedite, come quella di Igino Giordani o di Carmen Hernandez, rendono questa piccola antologia ancora più preziosa. Una sorprendente allegoria intessuta attorno al cagnolino Otto, in appendice, è un bellissimo annuncio che spiega in modo molto semplice ed efficace cosa sia il "non vivere solo per sé stessi". L'autore ha il pregio di scrivere con uno stile kerigmatico, efficace, che va dritto al punto senza giri di parole, capace di suscitare curiosità e movimento del cuore.
Matteo Farina è stato un ragazzo come molti altri: jeans, felpa e sneakers. Ma, allo stesso tempo, un ragazzo diverso dagli altri per la straordinaria intensità della sua breve esistenza. La sua vita, per quanto combattuta, difficile, sofferta, fu «bella». Non è bello ciò che è facile, comodo, modaiolo. È bello ciò che piace, ma questo dipende da chi. Leggendo la storia di Matteo e i suoi scritti capiremo che per alcuni la sua vita è stata sfortunata o sprecata, mentre per altri è stata bella. Perché bella? Perché salva. E non ci si salva mai da soli.
In queste pagine la storia di un uomo, un sacerdote, che incontra la santità di un giovane, Francesco Forgione, che diventerà il primo sacerdote stigmatizzato della storia e tra i più amati santi al mondo: padre Pio da Pietrelcina.
A differenza di altri libri già scritti su S. Maria Goretti, in questo si affronta la storia da un punto di vista originale. L'intento dell'autore non è la narrazione di una vicenda confinata ad un tempo passato, ma l'attualizzazione della vita di Maria Goretti. La Santa continua a vivere oggi, rivolgendosi a una moltitudine di giovani che hanno perso dei punti fermi su cui costruire la loro vita. Maria, come una sorellina santa, è come un faro che proietta luce capace di educare i genitori di oggi e a preparare i giovani del futuro. La storia di allora è sovrapponibile a tantissime storie di femminicidio presenti nella nostra attualità. Ha funzione pedagogica per indirizzare alla comprensione di fenomeni moderni come globalizzazione, migrazione, tutela delle classi più deboli, trovando nuovi spunti per rivoluzionare il futuro.
La storia di una ragazza brillante e talentuosa. Carlotta, violinista di fama nazionale, storica dell'arte, scrittrice, volontaria nei reparti di oncologia. 24 anni vissuti intensamente e febbrilmente tra inquietudini e straordinario estro. Tra i dolori della malattia Carlotta riceve, al risveglio dal coma, il dono di un'intuizione profonda. Le viene concessa una sbirciata sul Paradiso e da quel momento diventa lo "spartito di Dio". Papa Francesco ha detto di lei: «Questa ragazza mi dà coraggio». In questo libro la biografia autorizzata dalla famiglia di Carlotta Nobile e alcuni suoi scritti inediti.
Jacopo è un ragazzo di quindici anni che, dopo aver affrontato una dura malattia ed aver affondato il cuore nella pace assurda dell'amicizia con Dio, muore in seno ad una grazia che ha segnato l'esperienza di coloro che gli erano accanto. Un esempio di felicità autentica. Una lampada che non può restare sotto il moggio. Un esempio di santità della porta accanto nelle parole e nel racconto del sacerdote che accompagnò questo ragazzo e la sua famiglia negli ultimi mesi prima della sua nascita al Cielo.
Dio, da sempre, si rivolge alle "periferie" della storia: ai pastori di Betlemme, alla gente di Nazareth, ai puri di cuore: come Maria Santissima e il suo Sposo Giuseppe. L'Altissimo predilige la quotidianità, apparentemente banale, che fa da cornice alla vita dei semplici, spesso nascosta agli occhi del mondo, ma tanto gradita dinanzi a Lui. Anche a Fatima il suo sguardo raggiunge i più piccoli, addirittura gli ultimi nati nelle umili famiglie dos Santos e Marto: Lucia, Francesco e Giacinta. Dalla lettura di queste pagine, scopriremo come Dio parla a quelle "periferie del cuore" che tutti ci portiamo dentro. E ci accorgeremo, con stupore, che i primi "lontani" sono accanto a noi, vivono nei nostri quartieri, forse nelle nostre stesse case.
S. Alfonso M. de Liguori è tra i più grandi santi e missionari di tutto il Settecento. La sua opera rappresenta una pietra miliare nella storia della vita e della spiritualità cristiana. Questo studio intende fare sintesi nella vasta produzione alfonsiana e mostrare come il Santo ha saputo mettere i suoi talenti a servizio del Vangelo. Pittura, musica, poesia restano una via privilegiata per evangelizzare e favorire l'incontro con Dio. S. Alfonso ha avuto il merito di ridare una spiritualità al popolo e di esortare i fedeli a rinnovarsi nell'amicizia con il Signore. Un esempio attraente per tutti e che sprona, ancora oggi, la Chiesa a mettersi a servizio dei più abbandonati.
Dagli scritti di Mariachiara emerge una ricchezza interiore e un rapporto fecondo e vivido con il Signore, dal quale lei si lasciava plasmare docilmente. Questo libro è il testamento di una vita vissuta al massimo pur nella sofferenza, esempio di santità. Fino agli ultimi giorni della sua vita, Mariachiara è riuscita ad infondere in tutti coloro che la conoscevano quella pace del cuore che solo Dio può donare.
Il testo nasce da una tesi di licenza con indirizzo in Teologia Spirituale che l'autore ha conseguito nel 2017 presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania. Lo scritto è una lettura teologico-spirituale del diario personale di Suor Maria Giovanna della Croce, monaca carmelitana scalza del monastero di Venezia e fondatrice del monastero di Sant'Agata Li Battiati in provincia di Catania. Il testo è diviso in tre capitoli: nel primo, l'autore, presenta il profilo biografico della religiosa; nel secondo riporta alcuni dei brani più salienti del diario inedito e nel terzo descrive quanto la claustrale ha ricevuto dalla Tradizione cristiana e carmelitana e quanto invece è stato frutto della sua intuizione e della sua esperienza personale.
Studiare Itala Mela oggi è ancora inoltrarsi in un campo poco esplorato. Con queste pagine tenteremo di addentrarci nel suo vissuto, nella sua esperienza cristiana che s’interseca con la nostra sensibilità. La testimonianza ed il carisma di Itala rappresentano oggi «una terapia per quanti languiscono lontano dall’esperienza del Dio dell’alleanza dimorante tra noi ed insieme un invito pressante a superare l’oblio o esilio della Trinità nella vita personale e sociale». Infatti la sua fu «una esistenza teologica, una vita trasfigurata dal raggio della presenza di Dio uni-trino, una teologia trasformata in esperienza» (S. de Fiores). Queste pagine non intendono tanto essere la sintesi di una storia, anche se daranno elementi sulla sua biografia: piuttosto vogliono fissare i “momenti” di luce o di svolta nella sequela del Signore di un’esistenza che appare quella di uno “strumento”. Itala fu condotta per vie non cercate, spesso, certo non desiderate, ma volentieri accettate perché si adempisse un disegno che sorpassa una piccola creatura e riguarda la Chiesa ed il suo imperscrutabile Mistero.
"Per piccoli che siamo, siamo sufficientemente grandi perché il nostro buon Padre si occupi di noi con la stessa sollecitudine che se fossimo soli al mondo."
Il libro "Vita fuoco passione divina. Istanze profetiche in Primo Mazzolari" intende rendere omaggio alla figura di questo straordinario sacerdote parroco, scrittore, e uomo toccato nell'intimo dallo Spirito, in occasione del sessantesimo anniversario della sua morte avvenuta il 12 aprile 1959. La visita di Papa Francesco alla sua tomba il 20 giugno 2017, è stato il gesto che ha confermato la caratura profetica della "tromba dello Spirito Santo in terra mantovana" come lo definì un altro papa, San Giovanni XXIII. La straordinaria capacità di sintesi tra parola di Dio e vita e tra Vangelo e storia, sono state le linee portanti del suo essere stato pastore con l'odore della pecore e profeta di pace e fraternità, rendendo credibile la "rivoluzione cristiana".
Veronica Giuliani è innanzitutto una donna, dal vissuto umanissimo e culturalmente collocabile nel più ampio orizzonte del panorama socio-religioso italiano di inizio Settecento. Una donna sedotta, espropriata, carnalmente posseduta dalla veemenza passionale di un Dio mai pago di comunicarsi in quell'Amore eccedente che ne sostanzia l'identità e dalla cui estasi è "uscito" per noi (Gv 16, 27) il Figlio diletto, Gesù Cristo. L'autore tenta d'interpretare, attraverso il debole linguaggio umano, l'abisso tra l'Amore di Dio e il desiderio di Veronica di possederlo.
Queste pagine raccontano un viaggio alla ricerca di una gemma rara: un viaggio che fa attraversare le distese, i sentieri, le risalite e le vallate del silenzio. La gemma rara da trovare è quel silenzio che ci consente di entrare in relazione con Dio. Solo una spiritualità umile e profonda, fondata sulla preghiera, permette di scoprirci amati. Compagni di viaggio in questa avventura sono i Padri del Deserto maestri di silenzio e di ascolto. I loro detti rappresentano dei "cartelli indicatori messi agli incroci" che ci aiutano ad addentrarci nel profondo del cuore. La testimonianza di Francesco d'Assisi e la presentazione, grazie all'icona della "Vergine del silenzio", del mondo della clausura, offrono spunti stimolanti per riflettere sul silenzio che non è mai fine a se stesso. Non mancano anche riferimenti al silenzio "cattivo" che pure si incontra nel cammino. Infine il viaggio è reso ancor più interessante dalle testimonianze, raccolte dall'autore, di amici che ci parlano del silenzio nelle loro personali esperienze di vita.
Recentemente Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante "le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio La Pira". Si tratta del primo passo per l'eventuale apertura di un processo di beatificazione e canonizzazione dell'ex sindaco di Firenze. Giorgio La Pira ha lasciato un segno indelebile nella storia di Firenze, dell'Italia, del mondo riconosciuto come profeta moderno, con la sua capacità di operare pragmaticamente per orientare la politica verso scelte di giustizia, di pace e di unità. Questo libro presenta una raccolta sulla vita e le opere di Giorgio La Pira, il "sindaco santo".
Paolo VI in un'occasione scrisse: «Io sono amato da Dio, gioia, gioia, pianti di gioia». Quante volte fin dagli anni giovanili ricorre nei suoi scritti l'espressione «Signore Tu ci sei necessario». Nelle varie tappe della sua esistenza Paolo VI cercò sempre di «confessare Gesù nato da Maria Vergine». Guidò la Chiesa in anni difficili. Portò a conclusione il concilio Vaticano II, resse la barra del timone della Chiesa durante gli anni della contestazione. Convinto che il mondo ha bisogno di testimoni più che di maestri, fu un testimone per la Chiesa e nella Chiesa. La lettura di queste pagine ci aiuterà a capire la santità di questo pontefice che scelse il nome di Paolo per essere apostolo fra le genti.
La figura di don Tonino Bello, verso la santità, presentata attraverso la dottrina pastorale di Papa Francesco. Il testo intende condurre i lettori alla conoscenza non solo dei testi dell'amato pastore pugliese che è riuscito a scalfire anche il cuore dei lontani, ma soprattutto a "motivare" i giovani della società dell'indifferenza e della globalizzazione a rinnovarsi partendo dagli input contenuti nell'ultima Esortazione Apostolica di papa Francesco sulla santità. Don Tonino Bello non è "passato di moda" e non è un "santino" trovabile tra le bancarelle. Lui è la faccia concreta di quelli "schiodanti" che sono i testimoni della risurrezione dei nostri giorni, e che hanno un volto giovane e inossidabile.