Dalla teologia liberale alla rottura rappresentata dalla teologia dialettica; dalla demitizzazione alla teologia della storia, per giungere alle teologie extra europee (latino americana, africana, asiatica) e di nuovo genere (femminista, ecologista). Una ricostruzione chiara ed essenziale del pensiero cristiano nei suoi molteplici volti, attenta a far emergere le continuità di lungo periodo e le fratture che ne hanno segnato la storia novecentesca. A emergere sono quattro modelli - teologia della Rivelazione, teologia della rilevanza esistenziale e antropologica del discorso cristiano, teologia della svolta politica, teologia nell'età della globalizzazione - che oggi si intrecciano generando quel «conflitto delle interpretazioni» intorno al significato della Parola incarnata che è la ricchezza della teologia cristiana.
Il testo ha il compito di introdurre e presentare le coordinate fondamentali - l'abc - del discorso teologico cristiano cattolico, fornendo gli strumenti essenziali per riflettere criticamente sul messaggio del Vangelo, che trova in Gesù il compimento della rivelazione di Dio e dell'uomo. Da qui i quattro nuclei tematici: le radici della relazione tra l'uomo e Dio; la Bibbia e la teologia cristiana; la storia di Gesù di Nazareth; le grandi coordinate della relazione tra Dio e l'uomo alla luce della proposta di Gesù. Una guida al discorso teologico, pensata per coloro che vogliono avvicinarsi alla Parola della fede, attraversando la biblistica, la scienza delle religioni e la filosofia.
«Nel mio ministero episcopale sono più volte tornato sulla liturgia, nella convinzione che aiutare i battezzati e la comunità cristiana nel suo insieme a vivere una vita liturgica pienamente e consapevolmente partecipata vuol dire favorire l'impegno cristiano su tutti i fronti, dalla vita spirituale all'esercizio della carità, dalla missione evangelizzatrice al coinvolgimento sociale e politico»: così Bruno Forte descrive l'esperienza liturgica, rinnovata e riformata dal Concilio Vaticano ii. La liturgia introduce la comunità in una relazione unificante con il Padre: è il luogo in cui il singolo e la Chiesa sperimentano l'avvento sempre nuovo dell'amore, l'avvento di Cristo, dove sono raggiunti e trasformarti dalla presenza divina e si lasciano amare dal Padre. Il percorso si snoda attraverso i momenti della liturgia, dall'iniziazione cristiana all'eucaristia, dal sacramento del matrimonio fino alla domenica, giorno della Chiesa.
La teologia cherigmatica, che ha per oggetto l'annuncio dell'azione salvifica di Dio nel Cristo, sorge dalla presa di coscienza della necessità che la teologia dogmatica, tradizionalmente sistemata in una struttura di tipo scolastico, venga riproposta all'uditore nella forma di predicazione di salvezza (Kerygma). Lungi dal rinnegare il valore oggettivo di un "corpus" di verità esposto in una salda trama di concatenazioni logiche, la cherigmatica lo presuppone e vi si appoggia, ma lo presenta a partire dall'idea centrale della salvezza soprannaturale così da acuire nel fedele il senso del sacro nell'essere e nella vita. Non per questo si deve intendere la cherigmatica come un semplice strumento pragmatico, che serva ad "adattare" la Rivelazione ai singoli secondo considerazioni psicologistiche, o come tributaria di qualsivoglia "analisi esistenziale" minacciata da un pericolo di soggettivazione della realtà religiosa: la cherigmatica è saldamente ancorata al dato scritturistico. Il noto teologo austriaco Hugo Rahner in quest'opera si propone di riflettere sul fondamento dogmatico della missione sacerdotale indicando la via per la quale il prete - ma anche il laico che aspira a cognizioni sostanziali - può pervenire a informare dogmaticamente il suo pensiero, la sua predicazione, tutto il suo modo d'agire.