Una biografia speciale di suor Faustina (1905-1938), apparsa in Polonia nel centenario della sua nascita e subito divenuta un successo editoriale. Fondata su fonti dirette – il Piccolo Diario dell’apostola della Divina Misericordia, i ricordi di persone che l’hanno conosciuta, i materiali d’archivio – questa biografia nasce anche dai sopralluoghi dell’Autrice nei posti della nascita di Faustina, della sua maturazione al cielo e del suo passaggio all’eternità.
Jolanta Sasiadek, giornalista di Breslavia (Polonia), si è diplomata in Diritto.
Autrice di svariati articoli pubblicati su periodici e quotidiani. Dal 1996 lavora nel più importante settimanale cattolico polacco Gosc Niedzielny (l’Ospite Domenicale). Su santa Faustina Kowalska ha già curato: Slowo Boze z Lagiewnik. Dzieje i czyn sw. Siostry Faustyny (La Parola Dio da Lagiewniki. Vita ed opera di santa Faustina).
È sufficiente leggere poche pagine per rendersi conto dell'originalità di questo contributo, nato come deposizione dell'Autore al processo diocesano per la Beatificazione.
Lo scritto si articola in due parti. Nella prima si guarda Padre Pio attraverso la sua vita di fede. La seconda parte ha un taglio narrativo. Padre Pio viene ripresentato negli atteggiamenti quotidiani e nelle relazioni con le persone che lo circondano. Dai suoi frati al barbiere, dal bambino al medico, fino a chi gli è avversario e irriducibile nemico, emerge la personalità di un uomo ordinario nelle vicende della sua vita, straordinario nelle scelte della sua libertà.
Monsignor Pierino Galeoneè nato a San Giorgio Jonico (Taranto) il 21 gennaio 1927. Ordinato sacerdote il 2 luglio 1950, è parroco di S. Maria del Popolo, la chiesa madre del suo paese, dal 9 ottobre 1955. È fondatore dell'Istituto Secolare "Servi della Sofferenza", ispirato alla spiritualità di san Pio da Pietrelcina, e i cui membri intendono associarsi alle sofferenze di Cristo per la redenzione dei fratelli. Figlio spirituale di Padre Pio, fin dal 1947 ha trascorso molto tempo accanto a lui assimilandone la spiritualità e sperimentandone, nel profondo, la santità di vita e l'intima comunione con Dio. Questa esperienza diretta di monsignor Galeone ha spinto il postulatore a chiedere la sua deposizione per il processo diocesano di canonizzazione del Santo. Infatti, nel 1986 ha reso testimonianza sulle virtù e sulla vita di Padre Pio. In seguito ha avuto l'onore e la gioia di concelebrare con il Santo Padre in occasione della Beatificazione e poi della Canonizzazione del santo cappuccino del Gargano. È impegnato a diffondere dovunque e instancabilmente la conoscenza della spiritualità di Padre Pio. La presente pubblicazione si ispira ampiamente alla sua deposizione del 1986 e ne conserva la genuinità e l'immediatezza consentendo al lettore di scorgere gli aspetti più intimi della vita di san Pio vissuti nella quotidianità e nella semplicità tipiche del Santo.
Testimoni validi e coordinati autorevolmente da Luigi Gedda ricostruiscono l’immagine di Maria Gedda (1906-1985), donna e profeta appassionata della Chiesa e della verità, contemplativa nella sofferenza personale e nella testimonianza al dolore dei fratelli.
«Quando mia sorella morì – ricorda Luigi Gedda – provvidi alla stampa di immagini-ricordo, ma non bastarono. Chi ne riceveva, ne chiedeva altre, rievocando i rapporti avuti con lei, preziosi e indimenticabili». Per saturare questi vuoti ed estinguere questa sete Luigi Gedda, a due anni dalla morte della sorella, diede alle stampe questo libro come il suo personale ricordo.
Quest’opera, dove biografia e autobiografia coesistono, esaurita da tempo, vede ora una nuova edizione, opportunamente aggiornata.
Luigi Gedda nato ad Alberoni (Venezia) il 23 ottobre 1902, morto a Roma il 26 settembre 2000. Cresce a Torino, dove si laurea in medicina (1927), ottenendo la libera docenza universitaria in patologia medica (1933). Entra nell’Azione Cattolica, della quale diventa presidente, prima a Novara (1929), poi a Torino (1932-1934). A Roma insegna genetica medica all’università. Pio XI, nel 1934, lo nomina presidente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, che dirigerà per ventisette anni. Nel 1954 fonda l’istituto “Gregorio Mendel” per lo studio dei gemelli e, con i suoi allievi, scrive oltre settecento contributi scientifici, fino a diventare, honoris causa, membro della Pontificia Accademia per la Vita. Fu uomo di grande intelligenza e sterminati interessi, formidabile capacità di lavoro, grande facilità di scrittura, trascinatore e organizzatore, ma soprattutto fu uomo di fede.
«Un grande italiano. Da cattolico seppe costruire la democrazia» (A. Riccardi).
Rosetta e Giovanni erano sposi di una normale famiglia, vissuti a Tronzano (Vercelli) per soli sei anni di matrimonio, dando la vita a tre figli. Rosetta muore di polmonite e di parto con due gemelli prematuri nel 1934 e Giovanni scompare nella “campagna” di Russia nel 1942, con un atto di eroismo che ricorda quello di San Massimiliano Kolbe ad Auschwitz. La Chiesa inizia la loro Causa di Ca noniz zazione per proporre due modelli di come si può vivere secondo il Vangelo il matrimonio e la famiglia. Nella loro semplicità e “ingenuità” evangelica, “questi santi genitori” emergono quando nessuno se l’aspettava (nemmeno i loro figli!): è una bella avventura di due vite nascoste, ordinarie, che improvvisamente diventano luminose, splendenti, esemplari.
Piero Gheddoè nato a Tronzano (Vercelli) ed ha due fratelli, Franco (1930-1997) e Mario (1931). Sacerdote del PIME nel 1953, è stato per 35 anni direttore di “Mondo e Missione”, di I.M. (Italia Missionaria) e fondatore dell’agenzia “Asia News”. Ha viaggiato molto nelle missioni di ogni continente, collabora con vari giornali, radio e televisioni; ha scritto più di 70 libri. Dal 1994 è direttore dell’Ufficio storico del PIME e postulatore di varie Cause di Canonizzazione; insegna nel seminario pre-teologico del PIME a Roma.
La notte fra il 6 e 7 giugno 2000 a Chiavenna (Sondrio), con la scusa di essere in pericolo una ragazza attira in una trappola suor Maria Laura Mainetti e, con l’aiuto di altre due, la uccide colpendola con un coltello e con sassi. Secondo la loro stessa confessione, le tre ragazze volevano “immolare a satana una vittima innocente”; “l’ho ingannata tirandola in una trappola e poi l’ho uccisa e mentre facevamo questo lei ci ha perdonate”.
L’autrice, dopo il racconto sobrio delle tappe fondamentali della vita di suor Maria Laura e della sua tragica morte, fa emergere, attraverso testimonianze, lettere e appunti della suora, la sua reale statura umana e spirituale. Ci consegna così il ritratto di una donna semplice e forte nello stesso tempo, straordinaria nell’ordinario di una banale quotidianità trasfigurata da un grande amore che la morte ha suggellato in modo luminoso.
Suor Beniamina Mariani è nata a Lissone (MI) nel 1937. Entrata nella Congregazione delle Figlie della Croce, ha conosciuto suor Maria Laura, con la quale ha condiviso tutto il periodo di formazione alla vita religiosa. Laureata in materie letterarie presso la Facoltà di Magistero dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, è stata insegnante in scuole e istituti della Congregazione a Roma, Parma e Traversetolo (PR). Attualmente è preside dell’Istituto tecnico commerciale di Traversatolo, sull’Appennino parmense.
«Santa Faustina è conosciuta e invocata dai fedeli in ogni parte del mondo. Già oggi è facile notare la sua influenza sulla vita religiosa di tutti i cristiani. Mediante santa Faustina Kowalska il messaggio della Divina Misericordia si è legato per sempre al XX secolo ed è diventato il ponte verso il terzo millennio».
Queste parole danno il significato profondamente attuale all’atto di consacrazione del mondo alla Divina Misericordia compiuto da Giovanni Paolo II il 17 agosto del 2002 a Cracovia, molto vicine alla spiritualità e alla vita straordinaria di Santa Faustina. Il libro racconta la vita di questa figura sempre più centrale nella spiritualità contemporanea.
Raffaele Iaria, giornalista accreditato presso la Sala Stampa della Santa Sede, si occupa di informazione religiosa. Da tempo collabora con quotidiani e periodici a diffusione nazionale e regionale e con agenzie di stampa anche on line. Recentemente ha pubblicato Il mio Dio è tutto. Le preghiere di Papa Giovanni XXIII (Edizioni Segno), Padre Pio da Pietrelcina. Vita e luoghi di santità in Viaggio nel Sannio. Guida di Benevento e della sua provincia. Per contatti: e-mail r.iaria@tiscalinet.it.
Questo profilo biografico nasce dalla volontà di due fratelli, entrambi sacerdoti, nei quali il ricordo dei genitori è rimasto talmente inciso da indurli a rivelare, anche al di fuori della cerchia familiare, il segreto di un amore vissuto nella dimensione della fede da una coppia di cristiani giustamente ritenuta esemplare. Lelia Cossidente (1893-1951) e Ulisse Amendolagine (1893-1969) fanno parte di quel filone di santità laicale che, dopo il Concilio Vaticano II, la Chiesa ha riproposto come modello ai fedeli, onde rivalutare il ruolo del laicato nella Chiesa. Angelo Montonati, nato a Varese nel 1931, è giornalista professionista dal 1958. Ha cominciato nel quotidiano locale La Prealpina, passando poi al radiogiornale della Radio Vaticana e quindi, dal 1969 al 1980, a Famiglia Cristiana come "vaticanista" e successivamente come redattore capo del mensile Jesus. Come esperto d'informazione religiosa si è particolarmente interessato alle vicende dei santi, soprattutto dei fondatori e delle fondatrici, cui ha dedicato diverse biografie.
A 16 anni una malattia misteriosa la riduce alla paralisi. Può muovere soltanto le mani e per passare il tempo ricama. A partire dal 1928 è totalmente paralizzata, non può muovere neppure le mani e non può deglutire. Per più di 50 anni non si nutrirà che dell'ostia consacrata. Nel 1930 riceve le stigmate e da quel giorno rivivrà ogni venerdì la passione di Cristo.