Protagonista di un'avventura umana e missionaria straordinaria, padre Gheddo ha denunciato con forza i drammi della fame, delle ingiustizie globali, delle guerre che devastano il mondo. E ci ha raccontato, con genuino stupore, i miracoli realizzati dallo Spirito Santo alle più diverse latitudini, in quelle giovani Chiese da cui il cattolicesimo occidentale ha molto da imparare. Ha scelto il Pime, nel lontano 1945, affascinato dall'ideale di annunciare il Vangelo "fino agli estremi confini della terra". Avrebbe voluto partire per l'India, ma i suoi superiori decisero diversamente. Così, per tutta la sua vita, la missione di padre Piero Gheddo si è tradotta in un giornalismo appassionato e militante. Migliaia gli articoli scritti per testate cattoliche e laiche; un centinaio i libri pubblicati (il primo è uscito nel 1956). Oltre 80 i Paesi che il missionario ha toccato nel corso dei suoi innumerevoli viaggi, spesso diventando testimone in prima linea delle più terribili pagine del Novecento: la Rivoluzione culturale in Cina, la guerra in Vietnam, l'apartheid in Sudafrica, le dittature militari in Sudamerica, il genocidio in Ruanda. Scoprendo che il Vangelo fa sempre notizia.
"Nella casa del missionario ci vive il regno animale e il regno vegetale, scarseggia il regno minerale, come il platino, l'oro, l'argento. C'è però una perla. Ci credete? La perla sono io". Così si presentava il Beato Clemente in un articolo pubblicato negli anni venti del Novecento, quando viveva a Monglin in un capannone di fango e paglia, abitato da legioni di insetti, lucertole, granchi, topi e l'erba cresceva nel pavimento di terra battuta, persino sotto la sua branda militare. Ecco, questo libro tenta di penetrare nella personalità di un tipo così originale; e nella sua "spiritualità", anche questa originale e quasi all'opposto di come altri santi vivevano il cammino verso l'unico modello, il Signore Gesù Cristo. La Chiesa ha proclamato Beato Clemente Vismara, ma com'era possibile quando sia nel seminario diocesano di Milano, che in quello teologico del Pime, i superiori volevano mandarlo via perché era "indisciplinato" e "non adatto ai sacrifici di un sacerdote"? Quando poi aveva 86 anni, padre Clemente diceva: "E pensare che nella mia vita missionario ho fatto tanti sacrifici che bastano per una decina di preti". Il messaggio di Clemente è questo: "La vita missionaria è bella, solo se la si dona". Questo libro è scritto specialmente per i giovani alla ricerca di un ideale per spendere bene la propria vita. Come Clemente Vismara, se il Signore vi chiama, non ditegli di no: avrete una vita faticosa ma piena di gioia, per aver fatto "felici gli infelici".
L'autore racconta il dibattito sull'idea di missione di cui è testimone fin dagli anni precedenti il Vaticano II e durante i lavori del Concilio, fino all'enciclica di Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, di cui fu uno dei redattori, e al pontifi catodi Benedetto XVI. Alla luce della sua lunga e variegata esperienza, con linguaggio vivace e ricco di aneddoti, ribadisce i punti fermi che andrebbero sempre rispettati dai missionari: a dispetto di crisi e di mutazioni culturali sono quelli di sempre, ancorati nel Vangelo.
Autore:
Piero Gheddo
È nato nel 1929 a Tronzano Vercellese. Sacerdote del Pime nel 1953, ha trascorso 41 anni a Milano come redattore e poi direttore di "Mondo e Missione" e di "Italia Missionaria", con molti viaggi nelle missioni di ogni continente. Giornalista e perito del Concilio Vaticano II (1962-1965), è stato tra i fondatori di "Mani Tese" (1964), della "Emi" (1973) e di "Asia News" (1986). Per 16 anni a Roma presso l'Ufficio storico del Pime, ha avviato cinque cause di beatificazione. Dal 2010 è tornato a Milano.
Contenuti:
«La vita è fatta per esplodere, per andare lontano; se essa è costretta entro i suoi angusti limiti non può fiorire; se la conserviamo solo per noi stessi la si soffoca. La vita è radiosa dal momento in cui si comincia a donarla».
Così il Beato Clemente quando compiva 80 anni nel 1977.
Fatto per andare lontano: si è donato tutto al suo popolo di tribali molto poveri, elevandoli con la scuola, la promozione umana e il Vangelo.
È invocato "protettore dei bambini", perché viveva con 200-250 orfani abbandonati, che manteneva ed educava dando loro un mestiere: da essi è nata la Chiesa.
Clemente non si accontentava mai dei risultati raggiunti, puntava sempre verso nuovi orizzonti. È il messaggio che lascia soprattutto ai giovani: la vita è un dono di Dio da spendere per fare del bene. Non chiudersi nel piccolo circolo dei propri interessi, ma nutrire grandi ideali, lavorare, sacrificarsi e con l'aiuto di Dio realizzarli.
A un anno dalla beatificazione questa è la biografia completa di padre Clemente, raccontata da lui stesso con le sue 2300 lettere e i suoi 700 articoli. Non pochi scritti di Clemente andrebbero inseriti nelle antologie letterrarie delle scuole, perché trasmettono la gioia di vivere, l'impegno per un ideale e i valori umanizzanti del Vangelo.
Solo se è conforme al Vangelo lo sviluppo può dirsi davvero umano. I cristiani hanno perciò una grande responsabilità verso il mondo: al di là delle soluzioni tecniche e delle strategie finanziarie, tocca loro proporre un "supplemento d'anima2 per ricuperare la centralità dell'uomo, di tutti gli uomini, nei processi economici in atto. Che il Vangelo rappresenti la bussola tanto nel Sud del mondo, quanto nel Nord "sazio e disperato", è dimostrato ogni giorno dal lavoro dei missionari: da un lato essi documentano come la Buona Novella inneschi una rivoluzione nelle società dei diversi continenti, dall'altro criticano il modello capitalista imperante, che esclude i poveri dal gioco senza garantire ai ricchi un autentico "benessere" e la felicità. In "Meno male che Cristo c'è", padre Piero Gheddo, per 35 anni direttore di 'Mondo e Missione', rilegge mezzo secolo di dottrina sociale della Chiesa incrociandola con la sua esperienza nelle missioni di tutto il mondo. Incalzato dal giornalista Gerolamo Fazzini, suo successore al timone della più prestigiosa rivista missionaria europea, tocca alcuni dei temi più scottanti dell'attualità, dall'ascesa di Cina e India, alla crisi del mondo arabo, al declino morale dell'Occidente, per mostrare quanto sia urgente realizzare la novità di Cristo nella vita sociale ed economica.
Biografia di Augusto Colombo, grande missionario del Pime. Sarà ricordato come uno dei principali operatori sociali tra i parìa e come fondatore di numerose parrocchie e diocesi.
Piero Gheddo
Sacerdote dal 1953, già direttore di "Mondo e Missione", di "IM - Italia Missionaria", fondatore e direttore dell'Agenzia "Asia News", è autore di un'ottantina di libri e collabora a vari giornali e riviste, radio e televisioni. Dal 1994 è direttore dell'Ufficio storico del Pime.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
Nel Bengala il Vangelo è stato portato dai portoghesi nel 1500.
Secondo le norme del "Padroado", concesso dalla Santa Sede al Portogallo sui territori d'oltremare, il patriarcato di Goa avrebbe dovuto evangelizzare tutta l'India, lo Sri Lanka, l'attuale Pakistan, il Bangladesh e la Birmania ma l'evangelizzazione potrà iniziare solo nel 1855.
In questo volume Gheddo aggiunge un altro tassello alla gloriosa storia del Pontificio Istituto delle Missioni Estere e racconta l'avventura dell'istituto in India, una missione ritenuta "oltremodo difficile e sterile" in una terra considerata "la tomba dell'uomo bianco".
Il libro raccoglie 80 domande “senza peli sulla lingua” che la gente rivolge a un prete, un missionario dai molti viaggi nel terzo mondo e di lunga navigazione nel giornalismo e nella vita. E l’ottantenne padre Piero Gheddo tenta di rispondere con la schiettezza, la serenità e la fede sincera che lo hanno reso famoso al pubblico della tv, della radio, dei giornali e dei suoi molti libri. Questo poi lo si legge volentieri e stuzzica indubbiamente la curiosità: infatti le domande rivolte all’autore, e a cui risponde, sono tra quelle “più domandate” (FAQ = Frequently Asked Questions).
Il messaggio di fondo, accennato già nel titolo, vuole essere il seguente: i problemi del mondo e della Chiesa sono più dei miei anni, ma guardo lo stesso con fiducia all’avvenire.
AUTORE Piero Gheddo, è nato a Tronzano (Vercelli) nel 1929 e ha due fratelli, Franco (1930 1997) e Mario (1931). Sacerdote del Pime nel 1953, è stato per molti anni direttore di Mondo e Missione, di I.M.(Italia Missionaria)e fondatore dell’agenzia Asia News. Ha viaggiato molto nelle missioni di ogni continente, collabora con vari giornali, radio e televisioni. Dal 1994 è direttore dell’Ufficio storico del Pime e postulatore di varie cause di canonizzazione. Insegna nel seminario preteologico del Pime a Roma. Ha scritto più di settanta libri; tra gli ultimi, in ordine di tempo, pubblicati dalle Edizioni San Paolo, ricordiamo: Davide e Golia. I cattolici e la sfida della globalizzazione (20022); Il testamento del capitano. Mio padre Giovanni disperso in Russia nel 1942(2003); La missione continua. Mezzo secolo a servizio della Chiesa e del mondo(2003); Questi santi genitori. Rosetta Franzi e Giovanni Gheddo (2008).