L'epistolario di Marcello Labor ha un grandissimo valore biografico: fornisce informazioni preziose sulla vicenda umana e spirituale del servo di Dio, che attraversa momenti tragici della nostra storia.
Autobiografia di suor Giovanna Negrotto, 'pellegrina' del mondo, passata attraverso una molteplicità di esperienze spirituali e la conoscenza di "santi" anche di altre religioni, sempre alla ricerca del dialogo ecumenico e dello scambio reciproco.
Contenuto
La vicenda biografica di Giovanni Battista Montini e di Primo Mazzolari si è più volte intrecciata: hanno infatti abitato in paesi fra loro vicini, hanno avuto amici comuni e si sono ritrovati entrambi a frequentare, per determinati periodi, gli stessi ambienti e le medesime realtà ecclesiali pur trovandosi agli estremi della scala gerarchica della chiesa: uno parroco, l’altro arcivescovo. Il presente lavoro ricostruisce, in modo puntuale e con taglio divulgativo, i rapporti fra il parroco di Bozzolo e il sacerdote bresciano che divenne papa. Due persone che hanno autorevolmente parlato agli uomini del proprio tempo e continuano ancora oggi a far risuonare, in modo alto e forte, il proprio messaggio profetico.
Destinatari
Per chi desidera conoscere meglio le figure e il pensiero dei due personaggi Montini e Mazzolari.
Autore
ANSELMO PALINI, coniugato, tre figli, vive e lavora in provincia di Brescia, dove insegna materie letterarie nella scuola superiore. Nei suoi studi ha approfondito temi come la pace, l’obiezione di coscienza e i diritti umani. Recentemente si è occupato di totalitarismi del XX secolo, ricercando in particolare le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali. Tra le ultime pubblicazioni segnaliamo: Le carte dei diritti (2003); Testimoni della coscienza. Da Socrate ai nostri giorni (2005); Voci di pace e di libertà. Nel secolo delle guerre e dei genocidi (2007); Primo Mazzolari. Un uomo libero (2009); Oscar Romero. “Ho udito il grido del mio popolo” (2010).
Contenuto
Questo libro, uscito la prima volta nel decimo anniversario della fulminea scomparsa di papa Luciani, si presenta come la biografia più completa, approfondita, dettagliata e documentata di Giovanni Paolo I. Il volume è frutto di anni di lunghi e appassionati studi, di ripetuti incontri con parenti, collaboratori e amici di Albino Luciani, di pazienti ricerche in archivi e biblioteche delle città dove lo stesso Luciani visse e operò. Uno sguardo attento, prolungato e affettuoso, teso a cogliere il vero segreto di quel sorriso che ha affascinato il mondo.
Destinatari
Tutti
Autore
Regina Kummer è nata e vive a Bad Berleburg, in Germania, dove insegna storia e religione. Ha compiuto gli studi di pedagogia a Göttingen e a Paderborn. Dopo l’incontro con la figura di papa Luciani, che l’ha portata dal protestantesimo al cattolicesimo, ne ha studiato a fondo la vita, le opere e la personalità, divenendo l’esperta più documentata in materia. Sulla figura di papa Giovanni Paolo I ha pubblicato alcuni libri in lingua tedesca e ha scritto numerosi articoli e saggi, pubblicati in diversi settimanali e riviste in Italia e in Germania.
Don Marcello è un segno di Dio per la nostra storia. I Diari ne raccolgono la memoria come un dono e un'assicurazione che, anche nell'aridità e nella tormenta, Dio fa sbocciare i fiori più belli.
Il libro è il pellegrinaggio avvincente di Giovanna Negrotto Cambiasio, un’autobiografia di una donna dai molteplici volti. L’autrice ama sottolineare nella sua esistenza il filo che lega tra loro i vari eventi che di volta in volta la portano a compiere scelte importanti di vita. Il libro offre un contributo straordinario per una lettura della complementarietà dei rapporti tra cristianesimo e induismo, con incontri e colloqui indimenticabili con persone semplici e con monaci di grande santità conosciuti lungo il corso del Gange, ai piedi dell’Himalaya, fino alla sorgente che nel 1998 sarà il suo Tabor.
Il racconto autobiografico di due anni di prigionia di Aldo che, grazie al suo clarinetto e alle capacità musicali, riuscì a sopravvivere alla terribile esperienza. Dopo l'8 settembre 1943 molti soldati italiani rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò. Deportati in Germania, molti di loro trovarono la morte per le terribili condizioni di prigionia, altri si inventarono mille modi di sopravvivere. La risorsa" di Aldo Valerio Cacco fu un clarinetto, che i tedeschi non gli tolsero mai perchè ne apprezzavano la musica. Queste pagine raccolgono il suo intenso diario scritto durante la prigionia nei campi di Furstenberg am Oder e Mittelbau-Dora in Turingia. "
A tre anni di distanza dalla sua scomparsa (2 aprile 2005) gli autori hanno voluto compiere un gesto d’amore e devozione filiale verso Giovanni Paolo II e lasciare un ricordo concreto di quanto questo papa, venuto dall’Est, ha inciso nella nostra storia e nella nostra vita. Il libro si compone di tre parti: la prima racconta la vita di Karol Józef Wojtyla fino alla salita al soglio pontificio; la seconda racchiude il suo pontificato, all’interno del quale il lettore troverà una narrazione biografica completa e relativa all’operato annuale di Giovanni Paolo II e ai suoi viaggi internazionali. Infine la terza parte, a conclusione del lavoro, riflette analiticamente su alcuni temi e aspetti di questo lungo, straordinario pontificato.
Destinatari
Tutti.
Autore
Padre REMO PICCOLOMINI, sacerdote agostiniano, ha insegnato filosofia e storia per molti anni nei licei. Da 20 anni ricopre la carica di direttore della Nuova biblioteca agostiniana. NATALINO MONOPOLI, laureato in lettere presso l’Università di Bari, appassionato studioso di iconografia sacra e agiografia, è responsabile di un gruppo di preghiera dedicato a Giovanni Paolo II.
Una raccolta di lettere e ricordi che l’autrice recupera e rielabora rievocando la vita passata insieme all’amato marito, venuto a mancare agli inizi del 2005, dopo una travagliata malattia. È la storia di due giovani, Guerrina e Bepi riescono entrambi a far emergere l’uno dall’altra le potenzialità latenti, realizzando i loro sogni e facendo nascere un grande amore, nonostante le complicate vicende personali e gli eventi di un’epoca segnata dalla guerra. Il compiersi del miracolo quotidiano dell’amore coniugale è il vero protagonista che emerge in tutto lo svolgersi della narrazione: attraverso fatti concreti e ricchi di spiritualità l’amore, nutrito dalla fede, fa godere piccole gioie dell’anima e superare anche i momenti più duri dell’esistenza..
Destinatari
Tutti.
Autore
GUERRINA FERRONI nasce a Venezia ma a tre anni si trasferirà con la famiglia a Padova, dove tuttora vive. Compie i suoi studi, nel 1951 si laurea in lettere antiche, si dedica all’archeologia patavina e, con entusiasmo, all’insegnamento per trentacinque anni. Nel 1952 sposa Giuseppe Stellin, un anno dopo nasce Luisa, la loro unica figlia. Il 24 gennaio 2005 l’amatissimo marito la lascerà sola a raccontare la loro lunga, straordinaria storia d’amore.
Questo volume offre una biografia essenziale e documentata di santa Elisabetta d’Ungheria (1207-1231, principessa di Turingia, penitente francescana. In base alle fonti storiche, l’autore offre anche una sintesi concentrata delle sua spiritualità sotto gli aspetti più caratteristici e attuali. Nella seconda sezione, molto più ampia, sono collezionate le fonti storiche elisabettiane del Duecento, tradotte per la prima volta integralmente in italiano, che permettono di recuperare oggi il volto autentico della Santa, di conoscere i suoi pensieri e i valori originali della sua spiritualità. Fin dalla sua canonizzazione il Terzo Ordine Francescano considera Elisabetta come sua patrona, in quanto fu la prima terziaria a essere elevata agli onori degli altari.
Destinatari
Terziari francescani, ma anche appassionati e studiosi di storia medievale.
Autore
LINO TEMPERINI TOR, è docente alla Pontificia Università francescana “Antonianum” di Roma ed è stato direttore delle Editrici Francescane.
Cento anni fa, nel maggio del 1908, Madre Colomba Gabriel fondava a Roma la casa famiglia per le giovani operaie e un istituto di suore: le benedettine di carità. Questa suora polacca nel 1900 dovette abbandonare il suo monastero di Leopoli per giungere esule a Roma. Una parabola molto dolorosa che lei percorse con grande fede e amore per Dio e che sfociò in una luminosa sequenza di opere caritative. Madre Colomba, dichiarata beata da papa Giovanni Paolo II nel maggio del 1993, seppe «innestare sul tronco contemplativo della Regola benedettina un apostolato attivo della carità». Fu straordinariamente moderna per i tempi: basti pensare che all’inizio del Novecento andava personalmente in cerca di lavoro per le ragazze e verificava orari, diritti e doveri delle operaie. Morì nel 1926 a Centocelle lasciando, oltre a un ricordo indelebile, anche un esercito operoso di suore che ancora oggi svolgono il loro mandato d’amore non solo in Italia, ma anche in Romania e Madagascar.
Destinatari
Per conoscere la figura di questa Beata polacca, Apostola delle giovani operaie e Fondatrice delle Suore Benedettine di Carità
Autore
LAURA PISANELLO, giornalista, lavora al «Messaggero di sant’Antonio» ed è caporedattore della rivista «Madre». Ha pubblicato, con Anna Mancini e Carla De Meo, Notti azzurre. Voci di malati e volontari (Marsilio 1999) e con Antonia Arslan, Hushèr. La memoria (Guerini 2001).
Dei sette monaci trappisti assassinati in Algeria il 21 maggio 1996, fratel Christophe era il più giovane. Da diversi anni egli teneva un diario, intitolato 'Quaderno di preghiera': annotazioni di fatti, di riflessioni, sentimenti e vibrazioni interiori, molte volte espresse in forma poetica. Cominciato l'8 agosto 1993, il diario giunge fino al 19 marzo 1996, pochi giorni prima del rapimento dei monaci, avvenuto nella notte tra il 26 e 27 marzo, cui seguirono quasi due mesi di prigionia e la tragica fine. Il diario permette anche di ricostruire un periodo travagliato della presenza dei monaci in Algeria, quando già la violenza dell'integralismo e del fanatismo diveniva sempre più incombente. E permette in particolare di capire il motivo profondo della scelta dei monaci di rimanere, nonostante l'aggravarsi delle minacce e il ripetersi delle violenze. Per loro si trattò di una scelta d'amore e di fedeltà appunto all'Algeria e in particolare agli algerini di Tibhirine che sentivano come fratelli. Amore e fedeltà fino al dono totale della propria vita.
Destinatari
L'opera si rivolge in primo luogo a chi segue le vicende della chiesa oggi, in particolare a chi è affascinato dalle grandi figure di credenti che rendono testimonianza con piena coerenza alla loro scelta di fede e di amore. Potrà interessare anche il vasto pubblico dei non credenti per conoscere da vicino una realtà ancora tragicamente attuale come la violenza dell'integralismo e del fanatismo in Algeria.
Autore
Fratel Christophe faceva parte della comunità trappista di Tibherine, nella solitudine delle montagne dell'Atlante algerino. I monaci avevano stabilito dei rapporti di dialogo e anche di amicizia con i loro vicini musulmani. Furono rapiti da una gruppo di terroristi della GIA, imprigionati e infine assassinati.