Da una terra dove scorreva il sangue, dove gli oppositori erano fatti scomparire, dove i diritti umani erano calpestati, la voce dell'arcivescovo di San Salvador, libera e autorevole, ha oltrepassato le frontiere ed è stata sentita in tutto il mondo. Quando si rese conto delle sofferenze del suo popolo, Oscar Romero ne ebbe compassione e da buon pastore se ne fece carico. Andò consapevolmente incontro alla morte e non vi si sottrasse: la logica evangelica gli chiedeva questo e lui vi aderì.
A trenta anni di distanza, Oscar Romero. «Ho udito il grido del mio popolo» rappresenta un contributo per far conoscere la straordinaria vicenda di questo vescovo, che pagò con la vita il proprio servizio al Vangelo.
Il volume ripercorre la straordinaria parabola biografica di Carlo Carretto, il quale nelle diverse stagioni della vita - dagli anni della formazione all'impegno nell'Azione cattolica, dall'esperienza del deserto alla fondazione della fraternità dei piccoli fratelli di Charles de Foucauld, a Spello - fu, soprattutto, un «innamorato di Dio». Si tratta di una vera e propria storia d'amore, ricostruita attraverso il filo rosso di una narrazione intensa, che fa memoria viva di questa figura, nel centenario della nascita. Largo spazio è dedicato al periodo della presidenza della Gioventù italiana di Azione cattolica (Giac), al termine del quale Carretto scrive che all'associazione ha «davvero voluto bene come si vuol bene ad un'innamorata». E per sondare e comprendere adeguatamente questo rapporto, Carlo Carretto. Il cammino di un «innamorato di Dio» presenta, per la prima volta, un'ampia antologia dei suoi scritti apparsi sulla stampa associativa.
La vita di Primo Mazzolari, uomo libero, "uomo di nessuno", sempre al fianco dei deboli e degli esclusi, che con questo spirito ha attraversato gli eventi del XX secolo: le due guerre mondiali, le leggi razziali, le dittature dell'Est europeo, la guerra fredda, l'annuncio del Concilio Vaticano II. Una ricostruzione rigorosa ma a carattere divulgativo che propone la testimonianza di Mazzolari e dei temi a lui cari: i lontani, la pace, l'ecumenismo, la libertà di coscienza, la necessità di un laicato maturo, il rinnovamento della vita religiosa e della Chiesa. La postfazione di mons. Loris Francesco Capovilla arricchisce il testo, colorandolo dell'affetto che sempre legò i due; una stima profonda che fa concludere a Capovila "Io vivo con don Mazzolari (...). Le celebrazioni del 2009 porteranno un'ondata di aria refrigerante nelle nostre case e nelle nostre coscienze".
Segretaria della Gioventù Femminile della diocesi di Fermo, dopo un rapido e sconvolgente itinerario spirituale la Carboni vive la realtà e la responsabilità dell'accettazione cristiana della malattia. Nata in una famiglia laica, incontra la fede un po' provvidenzialmente e un po' spontaneamente, ed insegna a tutti che l'apostolato più efficace è nell'amore. Qui sono raccolte le sue lettere che testimoniano il suo elevarsi verso Dio nella dimensione dell'amore. La sua giovane età non le impedisce di essere matura fino alla saggezza e di avere un cuore grande, capace di amare tutti e di accogliere le sofferenze ed i problemi delle persone che incontra e che le si rivolgono per avere consigli e conforto.È una fede totale, da innamorata, quella che professa Paola. Scrive infatti: "Nulla mi turba: vedo in tutto la volontà santa di Dio, e l'amo e l'adoro sempre".
Il diario di Sergio Morelli, riservato e intimo, conferma quale grande stagione educativa sia stata quella del "Movimento Aspiranti dell'Azione Cattolica" (oggi Azione Cattolica dei Ragazzi).Ma, soprattutto, è un documento che dimostra con assoluta evidenza quale senso maturo della vita e quali profondità interiori, quali valutazioni della storia e quale disciplina interiore scaturiscano da un giovane se la sua vita è ben orientata e ben spesa. Il diario racconta una stagione formidabile per intuizioni e pratica dell'educazione, attesta uno stile educativo fatto di preghiera, vita eucaristica, direzione spirituale, devozione mariana e attenzione alla realtà. Pagine intense e semplici, ricche di appunti e acute osservazioni. Paolo Rabitti, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, chiude la sua bella prefazione affermando che questo Diario "documenta, con indicibile efficacia, ciò che avviene nell'animo dei ragazzi e dei giovani quando educatori e sacerdoti gioiosi, dediti e pazienti suscitano in loro la passione alle grandi idee, per loro sanno spendere il proprio tempo, ingaggiandoli per la causa della Chiesa e preparandoli alla loro stessa vita. Questi sono i capolavori del Vangelo".
Autentico testimone nella Chiesa e nella comunità civile, Vittorio Bachelet ha vissuto la propria fede al servizio del Vangelo e del bene comune. Da lui impariamo a tenere unito, a non dividere, a costruire e ad accettare fino in fondo la responsabilità di credenti e di cittadini. Con questa sensibilità gli autori disegnano, anche attraverso la voce e i ricordi di quanti hanno conosciuto e stimato Bachelet, i diversi momenti del suo percorso umano. Emergono così la coerenza e la forza del suo impegno, il valore della sua testimonianza appassionata. Una lezione umana, intellettuale e spirituale che ci aiuta a riflettere, oggi, sulle radici spirituali dell'impegno cristiano.
Ogni pellegrinaggio porta con sé mille volti e molte storie, tutte importanti e significative.L'Autore, che da anni accompagna a Lourdes i treni bianchi dell'Unitalsi, propone un viaggio nel viaggio attraverso racconti, pagine di diario, interviste: malati che ritrovano il sorriso, delusi che riscoprono la speranza, tanti uomini e donne che nel servizio ai più piccoli trovano il volto di Dio e restituiscono senso alla vita.
L'anello nuziale è un'immagine legata a Caterina da Siena. Narra il biografo della Santa, frate Raimondo da Capua, che la giovane, entrata nel 1363 fra le Mantellate di san Domenico da Siena, avvertisse il desiderio di raggiungere la perfezione spirituale e poter servire in totale fedeltà il suo Sposo, Cristo Gesù. Benedetta Bianchi Porro matura la sua santità nella vita quotidiana con i suoi impegni, le sue esperienze, le sue responsabilità: lo studio, la ricerca, gli amici, la famiglia. Una santità che è fedeltà alla vita. Il volume è un libro-intervista che tenta di scoprire il segreto di Benedetta. La sua fede è un processo di progressiva identificazione con la persona di Gesù, con la sua vita, i suoi pensieri, con la sua passione. Il testo documenta una straordinaria relazione spirituale. Non è su Benedetta, né un racconto di qualcuno che l'ha conosciuta, ma fa intuire la ricchezza di una relazione che ha coinvolto Benedetta e il sacerdote che ne ha accompagnato il cammino spirituale negli ultimi anni della sua esistenza. Si tratta di un singolare dialogo con un prete che ha saputo ascoltare Benedetta, l'azione dello Spirito nella vita di lei. Insieme alla santità di Benedetta, il testo parla anche del dialogo con un prete in cui si riconoscono le doti del maestro di spirito, che sa mettere il ministero a servizio del cammino di fede dei propri fratelli nell'umiltà.