In seguito alla rovinosa caduta della Repubblica Napoletana del 1799, tra le vittime più illustri della prima Restaurazione borbonica vi fu, senza dubbio, l'anziano cardinale Giuseppe Maria Capece Zurlo (1711-1801), arcivescovo di Napoli dal 1782. Sulla base di una approfondita indagine archivistica e bibliografica, l'autore ricostruisce il periodo della fatale collaborazione con le autorità repubblicane e del successivo esilio di Capece Zurlo. Viene Inoltre evidenziato come le forzate - ma, di fatto, mai accettate - dimissioni di Capece Zurlo avessero contribuito a logorare non poco le relazioni tra il Regno di Napoli e la Santa Sede agli albori del XIX secolo.
La ricerca non vuole essere un'indagine sulla veridicità degli interventi sovrannaturali attribuibili alla Vergine, venerata a Mondragone (Ce) con il titolo di "Incaldana", ma cerca di comprendere quanta parte della tradizione è legata alla realtà storica, considerando che spesso le tradizioni si formano nel tempo e lontano dagli avvenimenti. In questi contesti, pietà popolare e pregiudizi concorrono a creare una sorta di involucro che avvolge l'evento reale modificandolo e nascondendolo. Alla luce di tale prospettiva il lavoro si orienta nella ricerca delle fonti documentarie e le mette in parallelo con la tradizione, operazione alquanto difficoltosa per la penuria di documenti.
Nel 2017 sono state ritrovate le costituzioni di un Sinodo della chiesa di Napoli del 1941. I fatti bellici impedirono che queste venissero pubblicate, creando l'idea che fossero andate definitivamente disperse. Il ritrovamento ha permesso di poter consultare per la prima volta un testo di importanza notevole per la storia religiosa di Napoli in quanto fu l'ultimo Sinodo celebrato prima del Concilio Vaticano II. In questo libro, oltre alla trascrizione e traduzione del testo, si fornisce una ricostruzione dell'episcopato di Ascalesi ma soprattutto un'analisi delle costituzioni, attraverso un duplice confronto con i Sinodi precedenti di Napoli e con quelli celebrati in quell'anno in altre diocesi italiane. Attraverso queste pagine si potranno cogliere le peculiarità storiche e pastorali di una chiesa locale, il complesso rapporto con il regime fascista e il ruolo che essa ebbe nei difficili anni della guerra e della ricostruzione.