Quali sono gli effetti di breve e di lunga durata che accompagnano le politiche pubbliche? Recentemente su questo tema si è aperto un dibattito che ha per oggetto la valutazione dell'"impatto", e che ha conosciuto una svolta significativa con il Rapporto "Broadening the Range of Designs and Methods for Impact Evaluation" del Department for International Development di Londra. Un gruppo di finanziatori che formano un network di organizzazioni che si occupano di sviluppo internazionale, coordinati da Bond, ha chiesto a Elliot Stern di sintetizzarne i principali messaggi in una Guida di facile lettura, rivolta a una vasta platea di committenti, gestori, esperti di valutazione, oltre che di pubblico e beneficiari delle politiche. Questa Guida riunisce due caratteristiche importanti: da una parte, si basa su una profonda conoscenza di teorie e pratiche di valutazione di impatto inizialmente riversata nel Rapporto; dall'altra, presenta in forma semplice un materiale che può essere direttamente utilizzato nella pratica della valutazione. La Guida, infatti, non si limita ad analizzare disegni e metodi di valutazione, ma si completa con una sezione espressamente dedicata alla scelta dei metodi, alla qualità dei risultati della valutazione e all'uso che se ne può fare in un vasto ambito di politiche. Il volume è utile tanto per committenti, gestori di valutazioni, quanto per studiosi di valutazione desiderosi di cogliere lo stretto legame tra teoria e pratica che caratterizza questa attività.
La valutazione delle politiche pubbliche è una pratica adeguata per affrontare i problemi della collettività. Nonostante le difficoltà politico-istituzionali, anche nel nostro Paese si stanno diffondendo esperienze di ricerca valutativa in molteplici ambiti (servizi sociali, formazione, sviluppo locale). Il ricco dibattito su metodi, tecniche e teoria della valutazione ha portato all'individuazione di diverse strade percorribili da parte dei valutatori. Il libro ne propone una grazie alla quale il ricercatore può offrire al committente una robusta base empirica senza rinunciare alla produzione di una teoria sociale utile al bene comune. Partendo dai risultati di una ricerca valutativa, si ricostruiscono i meccanismi sociali di cattivo funzionamento della politica di educazione degli adulti in Campania. Emergono con forza l'inadeguatezza del modello di governance locale, le contraddizioni esistenti tra i diversi livelli istituzionali nonché l'ambigua compresenza nell'organizzazione scolastica di universalismo e riproduzione della diseguaglianza sociale. Tuttavia, interessanti pratiche de-istituzionalizzanti sono all'opera e forniscono la possibilità a decisori politici e cittadini di canalizzare gli effetti sociali inattesi in risorse adeguate alla produzione di una politica pubblica più efficace e appropriata.