Data di pubblicazione: Novembre 2024
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Pablo d'Ors, maestro della meditazione con il suo bestseller "Biografia del silenzio", riassume nell'avvertenza iniziale di questa nuova opera il senso delle storie brevi qui raccolte: racconti contemplativi, che egli invita a leggere come se si trattasse di una sorta di enciclopedia medica. Soffrite di qualcuno dei sintomi descritti dai protagonisti? I personaggi di questi racconti potranno darvi qualche spunto di riflessiva soluzione, poiché hanno a che fare con le grandi questioni della coscienza di sé e della crescita personale: il corpo, il vuoto, l'ombra, la contemplazione, l'identità, il perdono e la vita quotidiana. I contemplativi è come un trattato narrativo sulla spiritualità, un invito alla trasformazione, un richiamo alla luce: «in questi racconti» ha detto l'autore «ho cercato di rendere giustizia narrativa alla realtà e raccontare la confusione che esiste nell'essere umano, ma aprendo delle porte: non tutto deve finire con la distruzione e il declino. Si può cioè scrivere letteratura con sentimenti positivi, luminosi, oggi più necessari di quelli negativi». Con umorismo e insieme afflato poetico, leggerezza e insieme profondità, d'Ors ci invita ancora una volta a guardare dentro noi stessi, a contemplare, appunto, attraverso lo strumento di una narrazione sensibile alla ricerca spirituale.
Pablo d'Ors, maestro della meditazione con il suo bestseller "Biografia del silenzio", riassume nell'avvertenza iniziale di questa nuova opera il senso delle storie brevi qui raccolte: racconti contemplativi, che egli invita a leggere come se si trattasse di una sorta di enciclopedia medica. Soffrite di qualcuno dei sintomi descritti dai protagonisti? I personaggi di questi racconti potranno darvi qualche spunto di riflessiva soluzione, poiché hanno a che fare con le grandi questioni della coscienza di sé e della crescita personale: il corpo, il vuoto, l'ombra, la contemplazione, l'identità, il perdono e la vita quotidiana. I contemplativi è come un trattato narrativo sulla spiritualità, un invito alla trasformazione, un richiamo alla luce: «in questi racconti» ha detto l'autore «ho cercato di rendere giustizia narrativa alla realtà e raccontare la confusione che esiste nell'essere umano, ma aprendo delle porte: non tutto deve finire con la distruzione e il declino. Si può cioè scrivere letteratura con sentimenti positivi, luminosi, oggi più necessari di quelli negativi». Con umorismo e insieme afflato poetico, leggerezza e insieme profondità, d'Ors ci invita ancora una volta a guardare dentro noi stessi, a contemplare, appunto, attraverso lo strumento di una narrazione sensibile alla ricerca spirituale.