Il volume descrive la figura di Thèano, la giovane donna che da allieva divenne compagna dell'ormai maturo Pitagora, conoscitore di aritmetica, astronomia, geometria, musica e anche del comportamento umano. L'autrice fa un affresco della Thèano reale, quella che ci viene tramandata non dalla leggenda, ma dalla lettura attenta dei documenti e, principalmente dalla lettura e dallo studio di tre sue lettere, le uniche delle quali è provata l'autenticità. Leggendo i tre manoscritti se ne ricava l'immagine nitida non certo di una giovane fanciulla bellissima o sensuale, ma di una donna forte e saggia che ha riflettuto a lungo sull'esistenza umana e che sa distinguere fra il bene e il male, fra l'utile e il dannoso.