Chiara M. vive a Trento dove ha lavorato per diversi anni come infermiera professionale presso l’ospedale cittadino. Crudele dolcissimo amore è il suo primo libro. La foto di copertina risale al 1984.
“Con poesia sa parlare del dolore, con tocco leggero ti fa sorridere, pensare, riflettere, piangere. È un mistero come Chiara riesca ad arrivare così in profondità, a trasmetterci tutta quella serenità”, Cinzia TH Torrini, regista cinematografica.
“È una delle cose più belle che ho letto in assoluto”, Piero Coda, teologo.
Gli amici dicono di lei:
Quando penso a Chiara, mi si dipinge nella mente un fiore sotto una pioggia torrenziale (Mauro).
Chiara è semplicemente raggiante. Porta allegria e speranza ovunque si trovi. Fin dal primo incontro mi ha colpito la sua gioia di vivere, l’entusiasmo che mette in ogni secondo di vita (Andrea).
È una delle persone più coraggiose che io conosca… Penso a lei come a una bianca montagna delle sue parti, a una rosea dolomite, forte e immortale (Antonella).
Ciascuno a contatto con lei si trova a suo agio, come con una persona pienamente realizzata, sana nel cuore e nella mente (Nunzi).
È lei quella che avrebbe bisogno di attenzione e sostegno, e invece è lei, il più delle volte, a dare conforto a noi (Dina e Ivano).
Un suo aperto sorriso, una sua battuta, una bella risata rendono unico ogni nostro incontro (Patrizia).
L’arte di Chiara sta nel far emergere il Bello che alberga nell’altro (Aldo).
Chiara? Lei è sempre con me (Alessandra).
La prima versione italiana integrale del trattato etico-ascetico Mesillath Jesharim, pietra miliare del pensiero ebraico moderno, scritto nel 1740 da Mosè Chajjim Luzzatto, poeta e mistico ebreo italiano, considerato il padre della letteratura ebraica moderna e tuttora popolarissimo fra gli ebrei devoti. In 26 capitoli, preceduti e suggellati da una conclusione, l’autore propone la virtù come disciplina, come scienza che merita di essere oggetto di studio e individua le vie che conducono all’amore e alla perfetta adorazione di Dio.
Destinato non solo al pubblico degli ebrei italiani che finalmente ha a disposizione la versione italiana dell’opera, ma anche a chiunque consideri la letteratura ebraica come patrimonio dell’umanità.
Mosè Chajjim Luzzatto (Padova 1707 - San Giovanni d’Acri 1747) , poeta e mistico ebreo italiano. Autore precoce di un trattato di poetica e retorica, fu combattuto dal rabbinato di Venezia e costretto a trasferirsi ad Amsterdam. Qui scrisse La via possente, Lode ai giusti e Il sentiero del giusto. Diretto in Galilea, morì di peste poco dopo lo sbarco in Palestina. È considerato il padre della letteratura ebraica moderna (Enciclopedia Europea Garzanti).
Quanti problemi nasconde il cuore degli adolescenti: in questo tempo che sembra distratto ma è disperatamente assetato di valori e di autenticità, essi amano discuterne in gruppo, o a scuola, e confrontarsi tra amici, partendo per lo più da postulati infantili, acritici e insufficienti a maturare convinzioni "da grandi".
Queste 50 domande a Dio, formulate da ragazzi e ragazze (12-15 anni) – se c’è differenza tra amore e amicizia, se si può leggere il futuro, se Dio può perdonare anche Giuda, se è peccato baciarsi, se esiste davvero l’inferno… – vogliono provocare risposte "aperte" offrendo ai giovani lettori motivi di confronto e di verifica tra citazioni d’autori antichi e moderni credenti e non credenti, rapidi appunti e idee-sprint da diario, "flash" e intuizioni di colorita fantasia adolescenziale, e persino "autorevoli pareri" che scendono …dal cielo.
Un originale sussidio per crescere nella maturità cristiana del dopo-cresima, interpretando "da grandi" il catechismo Vi ho chiamato amici. Per educatori, catechisti e genitori.
Gabriella Biader è esperta di problemi giovanili e catechesi. Dirige il Centro Famiglia-Consultorio di Cinisello Balsamo (Milano) e organizza ogni anno i Corsi per Catechisti a livello diocesano e decanale. Tiene Corsi di formazione per Catechisti e di aggiornamento sulla metodologia catechistica.