È stato un portiere d’eccezione, uno di quelli che faceva la differenza. Poi, nel 2001, una tragedia assurda ha oscurato la vita di Giovanni Galli: il figlio Niccolò, diciassettenne speranza del calcio, muore in un incidente stradale. Di fronte a quel dolore indicibile Giovanni e la sua famiglia trovano la forza di reagire e restare uniti: insieme ad alcuni amici del figlio scomparso creano la Fondazione Niccolò Galli, che da diversi anni sostiene anche economicamente i ragazzi la cui vita è stata segnata da un incidente.
Questo libro è il racconto appassionante di un’esistenza vissuta senza mai risparmiarsi: gli esordi nel calcio, i trionfi, i grandi tornei internazionali; e poi la politica, il volontariato, l’impegno in Africa. Con la sua esperienza Giovanni Galli lancia a tutti un messaggio di forza e speranza: non fermarsi mai, ricominciare ogni giorno come al fischio d’inizio di una nuova partita. Che si può vincere.
Un libro appassionante, che fa da sfondo a una vita vissuta sempre al massimo, nel bene e nel male. — Il Tempo
Dal trionfo negli stadi al rigore impossibile da parare: la perdita di un figlio. Ma per un campione la partita non finisce mai.
“Io praticamente
fui fatto in casa e si sa,
le cose fatte in casa
magari non sono perfette,
ma sicuramente
sono più genuine.”
Dici Brignano, dici Roma. Ogni suo monologo affonda le radici nell’atmosfera della Capitale, ritraendo vizi e virtù di quel tipo unico di italiano che è il Romano de Roma. Perciò in questo libro Brignano ha deciso di misurarsi con una titanica impresa: aiutare i lettori a capire e conoscere davvero la Città Eterna e chi ci vive... o almeno provarci. In parte autobiografia ironica e un po’ nostalgica, in parte passeggiata tutta da ridere nelle glorie e nel ventre di Roma, Sono romano ma non è colpa mia è un esplosivo distillato di romanità e buonumore. Se ne consiglia un’assunzione regolare, meglio se innaffiata dal buon vino dei Castelli…