Raccolta di poesie. Partendo dal primo disegno di suo figlio, Franzin compone una mappa di luoghi e affetti, una sorta di caccia al tesoro dei sentimenti; in sintonia con la lezione del Manifesto del terzo paesaggio" di Clément: perchè sono sempre segnati nei margini gli indizi rivelatori. "
Il libro biblico dei Salmi, ovvero "canti accompagnati dalla cetra", vengono tradizionalmente attribuiti al re Davide. Si tratta di una straordinaria raccolta poetica nella quale "palpita" la vita di Israele, popolo di Dio, e trova posto tutta la variegata gamma di sentimenti di ringraziamento, di supplica, di lamentazione, richiesta di aiuto a Dio. Composizioni di grande fascino anche dal punto di vista linguistico che il curatore ripropone in una nuova, raffinata traduzione poetica più vicina alla sensibilità dell'uomo contemporaneo, con l'intento di restituire la ricchezza spirituale e letteraria del testo.
La prima edizione di Libro del frío (1992), secondo la particolare concezione artistica del suo autore, Antonio Gamoneda, che vede nella poesia qualcosa di biologicamente integrato alla vita, è giunta oggi ad una seconda edizione ampliata, che raccoglie, rispetto alla prima, venti nuove brevi poesie in un'ulteriore sezione. L'opera si presenta come un viaggio poetico attraverso i paesaggi della coscienza avviata all'incontro con la vecchiaia. Memoria, narrazione e costruzioni simboliche si fanno di una stessa e condivisa sostanza poetica, che non rifugge simboli anche indecifrabili, pur mantenendo il tutto una nitidezza a volte sconcertante. Ciò che colpisce è il vigore delle immagini che Gamoneda riporta in questo libro, riflesso filtrato del mondo esteriore senza togliere alla realtà anche la sua luce e valenza negativa. Una lettura d'impatto per il lettore italiano, che verrà trasportato in una tradizione poetica, quella più propriamente ispanica, i cui tratti essenziali sono l'asciuttezza del dettato poetico, la mozione etica dell'individuo, il profondo senso delle immagini a rappresentare l'impulso vitale "tra vertigine e oblio".