Un nuovo vocabolario per la spiritualità di oggi. Dalla A di Amore alla Z di Zero, passando per Dio, Giuda, Quarantena, Occidente, Peccato, Vergogna. Un prete eremita e un poeta si gettano a capofitto nel vocabolario, risignificando parole consunte dall'uso e svuotate, ridotte a ricamo televisivo, a sentimentalismo stantio o ad atto di guerra. Giocando all'alfabeto, Davide Brullo e Alessandro Deho', da inadatti e ingenui, con la ferocia dei felici, percorrono le estremità del sacro, guardando là dove non si deve, nei luoghi oscuri, ostili del Vangelo, nelle stimmate del nulla. In questo Nuovo Alfabeto del Sacro si entra a piedi nudi, con le candele sui polsi. Certi che varcare la soglia di alcune parole è un atto di disobbedienza, di libertà.
Selah è la storia di un vuoto, quello lasciato dal papà del protagonista e quello lasciato all'umanità da papa Benedetto XVI, ma anche il vuoto di un fratellastro e una sorellastra che si cercano e non si incontrano.
"Il confronto, inevitabile, è con la traduzione di Guido Ceronetti, ma la nuova versione curata da Davide Brullo tiene testa egregiamente e ben spesso prevale. Si tratta, in entrambi i casi, di traduzioni letterarie, senza pretese di interpretazioni teologiche, con la differenza che Ceronetti è dichiaratamente gnostico, mentre Brullo è credente; l'uno e l'altro, in ogni caso, considerano rispettosamente i Salmi libro di preghiera". (Cesare Cavalleri)
Il libro biblico dei Salmi, ovvero "canti accompagnati dalla cetra", vengono tradizionalmente attribuiti al re Davide. Si tratta di una straordinaria raccolta poetica nella quale "palpita" la vita di Israele, popolo di Dio, e trova posto tutta la variegata gamma di sentimenti di ringraziamento, di supplica, di lamentazione, richiesta di aiuto a Dio. Composizioni di grande fascino anche dal punto di vista linguistico che il curatore ripropone in una nuova, raffinata traduzione poetica più vicina alla sensibilità dell'uomo contemporaneo, con l'intento di restituire la ricchezza spirituale e letteraria del testo.
Carlo Fornara nasce nel 1871 in Val Vigezzo, a Prestinone. Insieme a Giovanni Segantini, è il più significativo esponente del divisionismo italiano. Talento precocissimo, educato alla pittura da Enrico Cavalli, ha esposto insieme ai grandi artisti della sua epoca in tutta Europa. Nel 1922 l'artista si ritira definitivamente tra i suoi monti, dove rimarrà fino alla morte nel 1968, dedicandosi alla propria opera e ignorando ogni onorificenza ufficiale. Quest'ultimo, estremo, tratto della vita di Fornara è testimoniato dall'epistolario ardente con il collezionista e amico Amedeo Catapano (1897-1976). Straordinaria anche la serie di autoritratti qui riprodotti, che coprono quasi tutto l'arco temporale della vita del loro autore.
Non aspettatevi facili consolazioni, non aspettatevi redenzioni, aspettatevi la luce ma anche il buio, il bene incastonato nel male, la pietà incarnata nella spietatezza delle cose e della vita. Aspettatevi l’inatteso, aspettatevi uno scrittore, un uomo, che vi dice l’indicibile dell’umano e dell’inumano. Massimiliano Parente
La poesia è sempre e comunque interrogante. Il poeta, cioè, non è l’uomo dalla risposta pronta, che allunga il braccio e indica la via, ma un delirante ricercatore. Qualcosa tra Lancillotto e Falstaff, tra Giobbe e Lord Jim. Il libro di Davide Brullo fa così, ci mette nel mezzo di un cerchio rimandandoci, quasi biblicamente, le stesse ossessive domande dacché l’uomo è uomo. Chi siamo? Dove andiamo? Da dove siamo venuti? Qual è il nostro compito su questa terra, in questo vento di vita? Dove sono posti i confini tra il bene e il male? E lo fa con una lingua che attinge dal Testo Sacro, per tratti scabra, presuntuosa e percotente, in perpetuo scavo. In cui si parla di un mondo arcaico ma anche postatomico, come se in un palmo di mano si radunassero millenni. Leopardiano in questo senso, Brullo. Ma soprattutto, inciso, sì, un libro che è come un colpo di scalpello su una roccia destinata a conservare ciò che è stato del mondo.
GLI AUTORI
Davide Brullo (1979) legge il Vecchio Testamento, di cui ha tradotto Il libro della Sapienza (Medusa, 2006) e alcuni profeti minori in Scanni (Raffelli, 2003). Ha pubblicato due consecutivi libri in versi, Annali (Edizioni Atelier, 2004) e Annali. Lustro (Mimesis, 2006), e un’antologia di poeti moderni “fuori dai canoni”, Maledetti italiani (Il Saggiatore, 2007).