A un anno dalla morte dello scrittore brasiliano nato nello Stato di Bahia nel 1912, Mondadori raccoglie in due volumi, di cui questo è il secondo, i romanzi fondamentali che Amado che ha pubblicato tra il 1931 e il 1992: da "Il Paese del Carnevale" e "Cacao" a "Gabriella garofano e cannella", da "Dona Flor e i suoi due mariti" a "I turchi alla scoperta dell'America".
"Agonia della notte" è il secondo romanzo del ciclo narrativo intitolato "I sotterranei della libertà", dopo "Tempi difficili". In questa trilogia Amado tenta una ricostruzione della storia politica del suo Paese descrivendo il periodo di dittatura di Vargas, il cosiddetto Estado Novo. E per fare ciò utilizza le sue capacità di narratore e di "cantastorie", mescolando vicende e personaggi di tutti gli strati sociali, intrecciando storie vere e inventate, sapidi fondali tropicali e squallidi panorami metropolitani.
Quattro piani, il sottotetto, un cortile di fondo con la panetteria araba clandestina. Nei centosedici locali abitano più di seicento persone. Un mondo fetido, senza igiene né morale, pieno di topi, parolacce, sudore. E persone: operai, militari, arabi dall'eloquio contorto, venditori ambulanti, ladri, prostitute, sarte, portuali, gente di tutti i colori e di tutte la nazionalità. E Jorge Amado, con fantasia e con l'affetto che ha per la sua gente, anche in quel mondo senza morale né educazione, intreccia storie di sofferenza e di morte a vicende d'amore, di altruismo, di ingenuità e di fede.