Un classico sulla spiritualità dell'iconografia orientale. Un commento ispirato alla 'Trinità' di Rublev.
Il libro, caratterizzato da profondi momenti poetici, scandaglia sapientemente il contenuto delle Beatitudini, esaltandone la potenza d'urto: tutto il vangelo è contenuto in queste otto strofe, quasi a costituirne il codice genetico.
L'importanza di accettarsi come Dio ci ha fatti, di tornare a sorridere di fronte alle meraviglie della vita e alle proprie debolezze. L'importanza di darsi agli altri per darsi a Dio, l'importanza di fare spazio in noi all'azione dello Spirito, contro la tendenza moderna a un super-attivismo che si rivela frustrante e inefficace. Questi gli spunti che F. Daniel-Ange trae dalle parole, dalla vita e dagli scritti di Teresa di Lisieux.