I principi generali dell'ordinamento comunitario rappresentano, probabilmente, il fattore di maggiore evoluzione dell'ordinamento interno e, in particolare, del diritto amministrativo nazionale. Forgiati dall'incessante opera della Corte di giustizia dell'Unione europea e sovente estranei all'esperienza giuridica degli Stati membri, i principi del diritto europeo penetrano nel diritto nazionale principalmente tramite la giurisprudenza, disegnando una "nuova" legalità per l'azione dei pubblici poteri. Tra essi merita particolare attenzione il principio di proporzionalità, il quale delinea un inedito modus operandi per le pubbliche funzioni e, in particolare, per l'Amministrazione. Sostanziandosi nel bilanciamento degli interessi contrapposti e nella preferenza dello strumento "minimo" e idoneo a conseguire le finalità indicate dall'ordinamento, la proporzionalità è una categoria teorica che opera sia nella funzione normativa che per l'azione amministrativa globalmente intesa, garantendo l'equilibrio tra le funzioni e ponendosi quale canone di allocazione dinamica di esse tra i vari livelli di governo (comunitario, nazionale e locale).