Alla metà di aprile del 1945 la Germania di Aldolf Hitler si trovava sull'orlo del tracollo, con l'Armata Rossa distante meno di 100 km dai suoi confini orientali e pronta a conquistare la capitale tedesca. L'autore descrive gli eventi che caratterizzarono questa fase conclusiva del Secondo conflitto mondiale, esaminando la marcia delle truppe sovietiche verso Berlino e l'ultima resistenza opposta dalle forze germaniche. Corredato da numerose mappe e illustrazioni, il libro descrive con grande efficacia e realismo l'agonia del regime nazista e la fine delle operazioni belliche in Europa, analizzando la strategia delle parti in lotta e le tattiche improvvisate di guerra urbana impiegate dai loro eserciti.
Battaglia tra le più importanti della Seconda guerra mondiale, Stalingrado rappresentò la prima grave sconfitta di Hitler sul fronte orientale e accelerò il corso degli eventi che portarono alla sua caduta finale. Dopo aver fornito una descrizione dettagliata delle forze contrapposte e analizzato le caratteristiche dei comandanti e il modo in cui essi influirono sullo sviluppo delle operazioni, l'autore si chiede perché i tedeschi si fecero distrarre dal loro obiettivo principale per concentrare enormi risorse umane e materiali su uno secondario. Le illustrazioni e le mappe presenti nel libro indicano i dettagli degli schieramenti e dei movimenti delle unità impegnate sul campo, nonché le difficoltà tattiche che portarono per quasi cinque mesi a una serie di violenti combattimenti edificio per edificio, casa per casa, in una città semidistrutta.