In questo ampio saggio storico e problematico Pierpaolo Antonello ricostruisce nel dettaglio, ma sulla scorta di un ampio respiro filosofico ed epistemologico, i rapporti obliqui intrattenuti dai nostri apparati intellettuali con il pubblico e l'ideologia, i riti di una certa maniera di fare filosofia in senso reattivo più che propositivo, gli ambivalenti complessi nutriti insomma dalla nostra cultura. Viene così alla luce un fitto reticolo di immagini, metafore e ideologemi che hanno caratterizzato il Novecento italiano e attraverso i quali la scienza è stata pensata e raccontata.