Alvaro è un ammiratore ossessivo di Carlos Gardel e vive immerso in un mondo di suoni inaccessibile agli altri. Sua moglie Claudia lo ha da tempo abbandonato, il figlio Nuño va a pernottare ogni tanto da lui quando la madre vuole stare da sola con il nuovo compagno. Il ragazzo non prova un vero affetto per il padre ed è divorato dalla gelosia nei confronti della madre. La sua infelicità lo porta infine all'eroina ed è attorno al suo letto in ospedale che si riunisce la famiglia. Ma la morte di Nuño non cambia niente e per Alvaro, sempre più solo nel suo rifiuto del mondo, Carlos Gardel diventa l'unica presenza viva.
Il romanzo dà voce a numerosi personaggi che si raccontano in prima persona e che, insieme, delineano l'inesorabile disgregazione esistenziale di una famiglia tra il 1950 e il 1990. C'è un uomo di mezza età che vive con una ragazza diabetica di diciotto anni in uno squallido appartamento insieme al padre e alla zia di lei. C'è un ufficiale rivoluzionario arrestato e torturato dal Pide, la polizia politica del dittatore Salazar; un misterioso scrittore; un ex agente dei servizi segreti che tira a campare vendendo corsi di ipnotismo per corrispondenza. E una donna che sta morendo di cancro.