"L'interprete delle Passioni" è un canzoniere in cui con gli accenti dell'amore terreno si canta l'amore per Dio. È lo stesso Ibn Arabi a chiarirlo nel prologo e nel commentario (uno dei rari casi in cui un autore offre un commento alla sua stessa opera poetica). Del resto, dal "Cantico dei Cantici" a Giovanni della Croce, sempre l'amore celeste è stato espresso con le parole e i toni delll'amore carnale, come non esistesse altro modo per esprimerlo, o comunque quel modo fosse il più naturale. Inoltre, Ibn Arabi è un sufi, e quello dei sufi è il regno dell'immaginazione creatrice.