Joseba e David, due grandi amici, quasi due fratelli, si rincontrano in California e ricordano i tempi della loro vita nella terra natale di Obaba. Il magico mondo rurale basco della loro gioventù (fatto di feste e amori, di boschi e verdi montagne, di farfalle e rospi) stravolto dalla Guerra Civile e dalla sua tragica "coda", la lotta contro il franchismo che si tramuta, dopo il ritorno della democrazia, nel terrorismo dell'Eta, in cui David è stato militante attivo prima di fuggire in California grazie a un'amnistia. Due amici la cui storia, riscattata dai propri inferni, serve ad Atxaga per affrontare il tema della memoria, della nostalgia, dell'amicizia e quello della tristezza di chi lascia la propria terra natale sapendo di non poter tornarci.
L'originalità della poesia di Atxaga sta nella posizione del poeta che vede le cose che ha davanti da un punto di vista di completa innocenza, come un bambino, cercando di capire, senza influenze né pregiudizi, come funzionano. In tutta la sua opera Atxaga si presenta come un narratore nascosto dietro il sipario, creando una distanza che fa sì che il poeta non s'intrometta nel modo in cui si accostano le immagini o si intrecciano i ragionamenti.