Data di pubblicazione: Aprile 2011
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 16,50
Come si vive quando ogni giorno si deve trovare un modo per sbarcare il lunario? Come vive chi la grande crisi economica che ha colpito l’Europa e il mondo intero la porta impressa sulla pelle, nella carne? Per ascoltarne il cuore pulsante, Florence Aubenas decide di mischiarsi tra gli ultimi, come vengono spesso chiamate le vittime del mercato, che però sono tanti, così tanti che molti governi temono la rivolta sociale. Per sei mesi Florence diventa una di loro, a Caen, una cittadina di provincia. Si tinge di biondo e si finge disoccupata, senza esperienza né particolari qualifiche. La sua storia, come quella di ogni altro, finisce in una scatola rossa, un raccoglitore che d’ora in poi detterà il suo destino lavorativo. La signora Aubenas, 48 anni, ogni giorno si presenta all’ufficio di collocamento, un luogo dove il tempo è dilatato, scandito dalla noia, dall’attesa e dall’angoscia di restare a mani vuote. Aspetterà un mese prima di trovare un lavoro come donna delle pulizie sul traghetto di Ouistreham, che attraversa la Manica. «Se ti offrono un posto lì, rifiutalo. È il peggio del peggio, galera e lavori forzati insieme» le avevano detto. Lei invece accetta. È veramente dura, ma è anche occasione per incontrare altre anime che quel lavoro umile e snervante lo fanno per sopravvivere. Come Victoria, Fanfan e Mimi, un transessuale che lavora per pagarsi le operazioni. Tra di loro nasce un’amicizia solidale, fatta di confidenze e sostegno reciproco. Questi e altri protagonisti aprono ora davanti a noi le loro scatole rosse, da cui si riversano amarezza, senso di precarietà, coraggio, umorismo e poesia. Riuscendo così a dare volti, nomi e voci a una crisi che non è per niente astratta.
Come si vive quando ogni giorno si deve trovare un modo per sbarcare il lunario? Come vive chi la grande crisi economica che ha colpito l’Europa e il mondo intero la porta impressa sulla pelle, nella carne? Per ascoltarne il cuore pulsante, Florence Aubenas decide di mischiarsi tra gli ultimi, come vengono spesso chiamate le vittime del mercato, che però sono tanti, così tanti che molti governi temono la rivolta sociale. Per sei mesi Florence diventa una di loro, a Caen, una cittadina di provincia. Si tinge di biondo e si finge disoccupata, senza esperienza né particolari qualifiche. La sua storia, come quella di ogni altro, finisce in una scatola rossa, un raccoglitore che d’ora in poi detterà il suo destino lavorativo. La signora Aubenas, 48 anni, ogni giorno si presenta all’ufficio di collocamento, un luogo dove il tempo è dilatato, scandito dalla noia, dall’attesa e dall’angoscia di restare a mani vuote. Aspetterà un mese prima di trovare un lavoro come donna delle pulizie sul traghetto di Ouistreham, che attraversa la Manica. «Se ti offrono un posto lì, rifiutalo. È il peggio del peggio, galera e lavori forzati insieme» le avevano detto. Lei invece accetta. È veramente dura, ma è anche occasione per incontrare altre anime che quel lavoro umile e snervante lo fanno per sopravvivere. Come Victoria, Fanfan e Mimi, un transessuale che lavora per pagarsi le operazioni. Tra di loro nasce un’amicizia solidale, fatta di confidenze e sostegno reciproco. Questi e altri protagonisti aprono ora davanti a noi le loro scatole rosse, da cui si riversano amarezza, senso di precarietà, coraggio, umorismo e poesia. Riuscendo così a dare volti, nomi e voci a una crisi che non è per niente astratta.