
Pablo Verdier Mazzara, especialista en psiquiatría y de vasta experiencia clínica y docente, ha recopilado, seleccionado y editado un conjunto de discursos de los pontífices, fundamentalmente desde Pío XII hasta Benedicto XVI, relacionados con las enfermedades mentales, adicciones y el quehacer de la psiquiatría y la psicología. El resultado de todo ello es un exhaustivo recorrido de más de sesenta años por los pronunciamientos papales en el ámbito de los temas relacionados con la salud mental, cuya finalidad última es ayudar a comprender que todo terapeuta, en el nivel que esté actuando, no puede prescindir de la realidad admirable de la condición espiritual del ser humano, que se constituye, según palabras del Concilio Vaticano II, en la única criatura que Dios ha amado por sí misma y que no encuentra la sublimidad de su vocación sino en la entrega sincera de sí mismo a los demás.
IL PAPA AGLI ASTRONAUTI
«Le domande di un "padre" nello spazio»
GIACOMO PORETTI
Una giornata in Cometa
90° DELLA CATTOLICA
In udienza dal Papa
PADOVA /1
Intervista a Margherita Coletta e Carlo Castagna
PADOVA /2
I servizi dei Tg e la fotogallery del 14 maggio
PADOVA /3
I video-saluti dall'Uganda
LIBIA /1
L'Angelus del 27 marzo 2011
LIBIA /2
Intervista a monsignor Martinelli
LIBIA /3
Rassegna di articoli e contributi
MEETING
L'anteprima dell'edizione 2011
FESTIVAL DI CARPI
La cronaca e le immagini
PESSOA /1
Poesie
PESSOA /2
Scritti
El mensaje cristiano encuentra dificultades para ser comunicado significativamente en la sociedad actual. La XIX Semana de Teología Pastoral trata de responder a algunos interrogantes abordando el tema «Lenguajes y fe». En esta obra se revisan distintos modos de comunicación que se dan en la Iglesia para detectar los límites y posibilidades de esos lenguajes.
Nuestros lenguajes de comunicación de la fe tienen que asumir, si quieren ser verdaderos, esa universalidad que los puede convertir en vehículos de humanidad al servicio de la causa de la justicia. Tienen que tener como referencia insoslayable, para no falsearse, el lenguaje evangélico del samaritano que nos permite hacernos prójimos, es decir, hermanos, de todos los seres humanos, muy especialmente de los que están tirados en las cunetas de la historia, víctimas del sufrimiento que genera la injusticia.
Contenuto
Attraverso testi semplici e disegni accattivanti, in questo delicato libro illustrato prendono vita diciassette santi fra i più importanti e amati dalla cristianità: - Vergine Maria - san Giuseppe - Pietro e Paolo - Francesco e Chiara d'Assisisi - san Martino - Giovanna d'Arco - Bernardette di Lourdes - Teresa di Lisieux… Ogni santo è raccontato su due pagine, con un breve testo e un disegno che ne mettono in risalto i tratti essenziali. Un libro da sfogliare e leggere insieme in famiglia.
Destinatari
Bambini dai 3 ai 6 anni e i loro genitori.
Autore
Karine-Marie Amiot (testo) - Gretchen Von S. (illustrazioni). Entrambi hanno pubblicato molti libri per ragazzi e bambini sulla Bibbia, sui sacramenti e in genere su temi di spiritualità per Fleurus-Mame.
La formulazione del tema sviluppato in queste pagine dipende dal testo di Giovanni che propone il dialogo di Gesù con Nicodemo. La necessità di rinascere, in quel caso, è prospettata come la condizione preliminare per poter vedere il regno di Dio. Stando alla lettera di Gv 3, la nuova nascita dallo Spirito appare come univocamente alternativa rispetto alla prima, definitiva come nascita dalla carne, e pertanto connotata in senso negativo.
In realtà, nella precisa prospettiva della fede cristiana è facile prevedere che la nuova nascita, richiesta per vedere il regno di Dio, debba essere concepita in un rapporto non soltanto alternativo rispetto alla prima, piuttosto in un rapporto di ripresa nei confronti di quella.
La seconda nascita deve riprendere la prima e portarne alla luce la verità latente, che è appunto la verità dello Spirito.
L’opera d’arte
deve essere coerente con la liturgia
per partecipare alla concelebrazione
della terra e del cielo,
degli uomini e delle creature tutte.
“Se tutte le creature sono convocate nella liturgia cristiana, se l’assemblea si fa ‘voce di ogni creatura’, anche le arti che sono espressione della creatività dell’uomo devono essere presenti con le loro forze, la loro performance, la loro bellezza. Ma la bellezza è veramente tale se è a servizio della liturgia per rivelare anch’essa, con ciò che essa è, il mistero di Dio. La liturgia ha bisogno dell’arte perché ha bisogno che in essa sia coinvolto tutto l’uomo, anche l’uomo che crea, che trasfigura, che esprime” (Enzo Bianchi).
Dal concilio Vaticano II la chiesa ha riaperto il dialogo con l’arte e pone oggi agli artisti l’esigenza di lavorare in conformità alla liturgia, ma al contempo essa stessa deve lasciarsi porre delle esigenze da loro. Completata la pluriennale riflessione circa i principali elementi dello spazio liturgico, l’VIII Convegno liturgico internazionale di Bose, di cui questo volume raccoglie i contributi, ha affrontato il rapporto tra liturgia e arte alla luce della sfida della contemporaneità, riflettendo in che modo sia necessario superare la separazione “tra tempio e museo”.