Il santo è l’evangelo fatto carne in un uomo, in una donna, è memoria vivente ed efficace dell’evangelo nella storia. Ma la via della santità è anche la via verso l’unità: la comunione di chiese sorelle. “I santi”, diceva il metropolita Evlogij, “sono cittadini della chiesa una e universale”. Gli studi qui raccolti, presentati all’VIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa, restituiscono le forme di quella teologia della bellezza realizzata nelle vite dei santi russi, nello splendore delle icone, nella contemplazione silenziosa del “deserto” del nord: umanità cristianizzata, canto di salvezza e profumo di misericordia per tutte le creature. I santi della chiesa russa, dai principi Boris e Gleb uccisi all’alba della Rus’ cristiana fino ai martiri del xx secolo, sono un’immagine viva della pazienza di Cristo e della carità di Dio!
(Enzo Bianchi, priore di Bose)