Un saggio sul senso di gratuita che ogni uomo avverte di fronte al dono. Il senso di gratuita che ogni uomo avverte di fronte al dono, ha la sua origine nella irrefutabile gratuita dell'esistenza in ogni suo aspetto e comparsa, dal linguaggio all'uso delle cose, dal pensiero dell'esserci a quello del futuro, dall'esaltazione di gioia al dolore del male. Non c'e cosa che possa sfuggire alla rivelazione del suo dono, perche non c'e cosa che possa apparire senza senso. La consapevolezza di questo fatto porta l'uomo al rendimento di grazie, come alla piu profonda e insuperabile confessione di se e delle cose, come anche al migliore gesto di apprezzamento dell'esperienza intera. L'aria positiva e fiduciosa, che domina il presente saggio, si deve principalmente a una riflessione sul fenomeno delle culture storiche o tradizionali, che mostrano tutte un senso complessivamente gratuito e salvifico dell'esistenza.
la competizione di supremazia tra fede e ragione trova nella supremazia semandica del linguaggio una risposta, che la ragione esperta non puo`disconoscere. In questo saggio si ripercorre l itinerario ideale della crisi scientista proponendo gli esiti piu`coerenti. La competizione di supremazia tra ragione e fede, che conosce una lunga storia filosofica, trova indirettamente, nella vicenda del positivismo logico del secolo appena concluso, un esito largamente favorevole alla ripresa del discorso religioso. I neopositivisti, forti di un criterio assoluto di discriminazione di senso, quale credevano che fosse il principio di verificazione, importato supinamente dalle scienze della natura, avevano rigettato come insensato il discorso metafisico e quello religios