Un manifesto del nuovo femminismo che attacca le pratiche e le ideologie del pensiero femminista. L'autrice contesta al movimento femminista di essersi asserragliato nel separatismo e nella lotta contro il sesso maschile, abbandonando l'universalismo e la rivendicazione dei pari diritti. Il separatismo relega le donne nel ghetto dal quale erano uscite e le riconsegna a ruoli subalterni maternali, oppure le sospinge verso un'autosufficienza sessuale che impedisce loro ogni scambio positivo con la società maschile e ogni possibilità di influenzarne l'evoluzione. La criminalizzazione della sessualità maschile ha avallato, secondo l'autrice, il rigorismo morale tipico della destra sessuofoba.