Nel volume è ricostruita la storia di Erasmo da Narni, detto Gattamelata (1370-1447) titolare del celeberrimo monumento equestre innalzato da Donatello nella piazza del Santo a Padova. Erasmo da Narni, di cui da tempo è nota la vicenda quale capitano generale dell'esercito della Serenissima, fu al centro di una rete di relazioni familiari e amicali che coinvolsero nomi illustri dell'Umanesimo veneto e insieme uomo legato ai poteri veneziano e fiorentino. Della casa padovana dove abitò Gattamelata furono frequentatori docenti universitari, francescani del Santo, nobili veneziani. Questa cerchia di frequentazioni, e insieme i forti legami familiari della cerchia dei Gattamelata con i Lion padovani, rendono ragione dell'arrivo di Donatello a Padova, incaricato di eseguire il monumento. La rilettura dei documenti, anche in relazione con l'esecuzione contemporanea dell'altare maggiore nella basilica del Santo, ha permesso di evidenziare talune dinamiche chiarendone alcuni aspetti e rilevando la problematicità di altri. Il testo contiene il documento con l'inventario dei beni del condottiero padovano stilato nel 1467, pubblicato per la prima volta.
Il volume raccoglie gli Atti relativi al Convegno sull'arte e committenza al Santo nel Quattrocento (Padova, 5-26 settembre 2009). Il Convegno si poneva in continuità con il precedente relativo al Trecento. Un'analisi ad ampio spettro nel contesto francescano, culturale e sociale dell'ambiente padovano che visse allora uno dei capitoli più importanti della sua storia artistica con la figura e l'opera di Donatello e di Andrea Mantegna. Un percorso che si inoltra nei primi anni del Cinquecento quando l'eredità donatelliana è in piena fioritura