Proprio perché l'essere umano nasce quale animale sociale, la ricostruzione delle sue origini non può prescindere dal contributo di una scienza come l'antropologia sociale. Le conoscenze che questa disciplina ha accumulato sui diversi tipi di società sono essenziali per comprendere appieno le prime forme di produzione e scambio, la conquista di manufatti e tecnologie, le strutture della famiglia e della parentela, l'origine del linguaggio e dell'arte, dei rituali e delle credenze. Attraverso una limpida esposizione, l'antropologia sociale e culturale ritrova voce in questo saggio nell'esuberante dialogo tra le discipline, archeologia, paletnologia, linguistica, genetica, che studiano l'affascinante vicenda dell'evoluzione umana.
Alan Barnard, integrando l'antropologia sociale inglese e l'antropologia culturale americana, ci fornisce un panorama della disciplina che parte dal contributo dei precursori e dei classici (Tylor, Frazer, Malinowski, Mauss, Lévi-Strauss), affronta le grandi correnti del pensiero antropologico (evoluzionismo, diffusionismo, funzionalismo, approcci marxisti, relativismo, strutturalismo) e infine considera gli sviluppi recenti, soffermandosi in particolare sui punti di contatto con la linguistica, le scienze cognitive, la critica femminista e gli orientamenti postmodernisti.