L'apostolo Giovanni è il teologo della vita spirituale. Egli ci offre nei suoi scritti la più grande teologia dell'esperienza cristiana. Di qui l'importanza della meditazione teologico-spirituale di questo testo, e la necessità per noi di chiedere al Signore la luce per capire quello che lo scrittore ispirato ci ha voluto dire. Questo commento di un mistico quale fu Divo Barsotti si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire contenuti e caratteristiche della vita cristiana.
"Le pagine barsottiane raccolte in questo volume sono dedicate ad alcuni letterati italiani del '900: Italo Svevo, Luigi Pirandello, Cesare Pavese, Aldo Palazzeschi, Tornasi di Lampedusa, Clemente Rebora ed Eugenio Montale. Barsotti, come osserva Massimo Naro, ha vissuto una profonda sintonia con questi scrittori (e con tanti altri), 'portandosi sempre appresso i loro libri e custodendo dentro di sé l'eco della loro parola, come una sorta di viatico: nella loro scrittura letteraria rintracciava le formulazioni più efficaci anche delle sue interiori domande, dei suoi personali 'perché', mentre pure si rendeva conto di dover discernere il senso autentico - quasi sempre implicito, quasi mai dichiarato - dei loro dubbi, delle loro rivendicazioni, dei loro appelli. Leggerli e interpretarli, [...] significava per lui rintracciare il mondo e ritrovarsi nel mondo. Ma non per indugiare su quella soglia, che anzi - sentiva con impellenza di dover oltrepassare. Si trattava per lui di risonare quelle umane parole all'orecchio di Dio: solo così esse sarebbero state finalmente dotate di senso, davvero ascoltate e capite." (dalla Presentazione di Massimo Naro)
Il volume raccoglie le meditazioni che Divo Barsotti propose alla sua Comunità presso il Cenobio di Camaldoli dal 5 al 16 agosto 1962, in occasione del corso di esercizi spirituali che ogni anno vedeva radunati tutti i suoi membri. Un’opera in cui si coglie la grande capacità di don Barsotti di assimilare e rielaborare personalmente la lezione dei grandi maestri di spirito, dei Dottori, della grande tradizione patristica di Oriente e Occidente.
La vita cristiana è accogliere il Verbo, è aprirsi al Verbo, che si dona per trasformare l’anima in unità di amore, per unirla con sé al Padre. Il mistero del cristianesimo è mistero di unità. Chi è nel Cristo è nell’unità. Barsotti invita a riscoprire l’essenziale della vita cristiana: andare al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito che ha effuso nei nostri cuori.
L'autore
Divo Barsotti (Palaia/Pisa, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazione sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri.
Per l'autore di questo libro, don Divo Barsotti, fondatore della "Comunità dei figli di Dio", la Messa è vita e il Mistero Eucaristico è un atto sempre nuovo, vissuto, preparato, sentito come incontro vivo e drammatico con Gesù Cristo e il suo Sacrificio che ci riscatta, atto di amore che ci fa partecipi della vita divina, mistero nuziale e compimento della vita cristiana del battezzato. La vita di don Barsotti era tutta tesa verso la Messa, e da questa poi si dipana per lo sviluppo della sua azione, della sua giornata e della sua missione. E questo d'altronde è il carisma della famiglia religiosa di monaci da lui costituita nel 1946, formata da laici consacrati e religiosi il cui impegno è vivere la radicalità battesimale con i mezzi che sono propri della grande tradizione monastica."Nella Messa c'è tutto!" era solito dire don Divo ai suoi giovani monaci. E davvero da ogni pagina del volume appare evidente che l'autore è un uomo "rapito" dal Mistero del Padre e di Cristo nell'Eucaristia.
Prendendo in considerazione un brano della Lettera ai Romani (8, 12-17) e portando numerosi esempi dei Padri della Chiesa, don Divo aiuta a riconoscere l'opera dello Spirito Santo nella vita di ciascuno di noi e ci mostra la meta verso la quale stiamo faticosamente camminando: essere figli del Padre nello sguardo stesso di Cristo.
La legge del cristiano è lo Spirito Santo che vive nel cuore dell'uomo; non c'è una legge che costringa dall'esterno, soltanto lo Spirito che vive dentro di te e al quale devi abbandonarti è la tua vita e la tua legge.
Il diario spirituale di Divo Barsotti da settembre 1941 a gennaio 1942.
«Una lotta. Un dramma. Una instancabile e appassionata ricerca di Dio. È questo ciò che emerge dalla lettura de La lotta con l’angelo, il primo diario di Divo Barsotti pubblicato anonimo nell’ormai lontano 1954. Chi conosce la Bibbia avrà già riconosciuto nel titolo un evidente rimando all’episodio narrato in Gn 32,23-33, in cui l’autore sacro racconta la lotta di Giacobbe con Dio presso il torrente Iabbok» (dalla “Prefazione” di Stefano Albertazzi).
Destinatari
Religiosi.
Autore
Divo Barsotti (Palaia/Pisa,1914 - Firenze,2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazione sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo. Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale ha anche il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.