Il libro di Esdra e Neemia è importante non solo per Israele, ma anche per i cristiani, perché mette a fuoco quello che è il paradosso della rivelazione.
Il libro di Malachia è uno dei libri più significativi dell'Antico Testamento perché è stato composto in un momento, dopo l'esilio, in cui si era stabilita una pericolosa indifferenza, inquietudine e ingiustizia.
Questa meditazione fa emergere soprattutto l'insegnamento simbolico e profetico del racconto di Susanna - inserito nel capitolo 13 del libro di Daniele - : la fedeltà della nazione, che poteva essere compromessa proprio da coloro che ne avevano la guida, diventa il motivo che guida il lettore in profonde considerazioni spirituali.
Il libro di Abacuc è una breve narrazione della fede, dell'abbandono in Dio, del vivere la fede, anche nello scenario di un mondo turbato.
Con grande sobrieta l'autore ripercorre le pagine del Vangelo per vedere come gli uomini che si sono incontrati col Cristo hanno vissuto un loro rapporto con lui.