La Bibbia è al centro della cultura occidentale: per le due fedi che la considerano sacra è il fondamento della loro religione, l'autorità su cosa credere e come vivere la parola di Dio. Per i non credenti è invece una delle grandi opere della letteratura mondiale, intrecciata in modo decisivo alla nostra lingua e al nostro modo di pensare. Questo libro dimostra però che la Bibbia non è il testo fsso e monolitico che viene spesso percepito, ma il risultato di un lungo e avvincente processo evolutivo lungo secoli: dagli inizi remoti fno ad oggi, John Barton descrive come e quando sono stati scritti i racconti, le leggi, i proverbi, le profezie, le poesie e le lettere che la compongono, cosa sappiamo - e cosa non potremmo mai sapere - dei loro autori e di cosa avrebbero voluto dire, getta nuova luce sui passaggi anche più familiari, esponendo non solo le fonti tradizionali ma anche il modo con cui scribi e studiosi li hanno riuniti e rimodellati. E districandosi lungo il processo attraverso il quale alcuni testi considerati santi divennero canonici mentre altri non vennero inclusi, invita ad allontanarsi da una lettura letterale del testo, impossibile da ricostruire con certezza, per concentrarsi invece sul signifcato più profondo che lo rende, per eccellenza, il Libro dei libri.
L'opera di John Barton è uno studio del pensiero etico nell'Israele antico fra l'VIII e il II secolo a.C. La documentazione alla base della ricerca è costituita primariamente dalla Bibbia ebraica e dalla letteratura giudaica di età ellenistica sia rabbinica sia di lingua greca come anche dagli scritti di Qumran. Se nei lavori dedicati alla storia dell'etica la Bibbia di solito non compare, Barton mostra al contrario come nella letteratura espressa da Israele si possano incontrare stili diversi di pensiero etico e come il pensiero razionale sia molto più frequente di quanto perlopiù si pensi. Non è azzardato affermare che il divario fra il pensiero israelitico antico e la filosofia antica non è tanto profondo come solitamente si suppone. Dallo studio di Barton emerge come le fonti rivelino un pensiero profondo e articolato riguardo a questioni di etica, uno stile di pensiero che ancor oggi è stimolante e che regge il confronto con le concezioni dell'antichità classica e dei tempi moderni.