Il testo, agile e accessibile, si compone di 8 capitoli: 1. Sulle tracce del Signore risorto; 2. La teologia della croce; 3. Cristo risorto nel segno del pane; 4. Cristo risorto nel segno della Parola; 5. Cristo risorto nel segno della Chiesa; 6. Cristo risorto nel segno dei poveri; 7. Il segno del Risorto nella storia;8.La pasqua della Madonna. L’autore, con la sua esperienza e saggezza, risponde a domande quali: la risurrezione di Cristo è un fatto storico? Gesù ha parlato solo in passato o vuol parlare anche oggi? Come ascoltare lo Spirito Santo che vuol parlare nella nostra storia? Che cosa dice la risurrezione di Cristo rispetto al mistero della morte? Testo di meditazione semplice ed essenziale,ricco di citazioni bibliche,di autori famosi e del magistero. “Cristo è risorto”è la più bella notizia del mondo, perché ha vinto la più brutta notizia, la più tragica realtà: la morte. La risurrezione di Cristo è il kerygma, l’annuncio che ha cambiato tutto nella storia dell’uomo e del mondo. (L’Autore)
AUTORE Alfredo Battisti, nato a Padova nel 1925, èarcivescovo emerito di Udine dal 2001.Ordinato sacerdote nel 1947 e laureato indiritto canonico a Roma nel 1951,ha prestatoservizio a Padova come vicario generale.Eletto arcivescovo di Udine nel 1972,duranteil terremoto del 1976 ha vissuto in prima per-sona il dramma dei terremotati. Dal 1979 al1982 è stato presidente della commissioneCEI per i problemi sociali e del mondo dellavoro. Ha scritto numerosi articoli, nonchétredici lettere pastorali rivolte al clero e alpopolo del Friuli. Per Paoline ha pubblicatonella stessa collana Il paradosso delle beatitudini(2006).
Il passo evangelico delle Beatitudini è uno dei più celebri del Vangelo e con esso Gesù apre l'altrettanto famoso Discorso della montagna, discorso definito dall'autore come "il più rivoluzionario della storia, l'eterna inquietudine di tutta l'etica cristiana". E prosegue: "Nelle Beatitudini Gesù non solo ci fa sentire la sua voce, ma ci rivela anche il suo volto, il suo autoritratto. Egli non ha voluto essere ritratto da pittori o da scultori del suo tempo. Ma ci ha lasciato nelle Beatitudini il suo ritratto, la sua fotografia. Gli evangelisti Matteo e Luca, in due bozzetti, ci hanno lasciato i tratti del suo volto nel Vangelo.