La grande crisi che ha scosso l’economia mondiale negli ultimi anni ha costretto il pensiero a uscire dal «sonno dogmatico» in cui si era accomodato e a riprendere il suo cammino inquieto di ricerca. I saggi di Böckenförde e Bazoli – osserva Michele Nicoletti nell’Introduzione – sono la testimonianza di questo sforzo di riprendere la fatica del pensare ciò che è avvenuto, perché solo chi cerca di comprenderne la logica può guadagnare spazi di libertà rispetto alla forza degli eventi. Da ottiche diverse, gli autori si sforzano di interpretare la crisi economica mondiale e la risposta ad essa alla luce delle proprie competenze e del comune riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa e all’antropologia che l’ispira. La posta in gioco è come salvare la modernità dalla propria spirale autodistruttiva, a partire da quei fondamentali princìpi di solidarietà, libertà e uguaglianza che hanno dato vita alla società moderna e che la crisi rischia di travolgere.
Giovanni Bazoli è Presidente della Banca Intesa e Presidente della Fondazione Cini, esponente di rilievo della vita economica e civile italiana, nonché professore di Diritto costituzionale all'Università Cattolica di Milano. In questo libro offre una lettura, in chiave cristiana, dei problemi sociali, politici ed etici posti dalla globalizzazione.