Lo Stato Islamico, il cosiddetto ISIS, gioca un ruolo di primo piano nel Mediterraneo ormai da diversi anni. Nonostante le svariate sconfitte che ne hanno notevolmente ridotto il territorio (ultima quella di Raqqa, in Siria), la sua pericolosità non è diminuita, anzi. I miliziani noti come foreign fighters, dotati di documenti europei, sono mine vaganti nel cuore dell'Europa. Ma che cosa determina l'efficacia della strategia dell'ISIS? Qual è lo scopo politico dietro gli attentati e i fatti di sangue più oscuri dell'ultimo decennio?
La guerra in Iraq fa parte del conflitto scatenato contro il terrorismo dagli Stati Uniti a seguito degli eventi dell'11 settembre 2001. Iniziata nel marzo 2003, ha innescato forti tensioni internazionali in relazione al tentativo di "esportazione della democrazia" attuato dall'amministrazione Bush. Il volume ricostruisce, all'interno del quadro politico internazionale, la guerra nelle sue diverse fasi, fino al ritiro degli americani e agli eventi del 2012, fornendo una risposta ad alcuni interrogativi cruciali: è stata una guerra "giusta"? Ha stabilizzato o destabilizzato il Medio Oriente?