II volume affronta la storia della costruzione della piazza del Campidoglio dalle sue origini nel XIV secolo al rifacimento della pavimentazione di A. Munoz nel 1938. La piazza è sempre stata il simbolo delle libertà cittadine e nel 1538 si decise di dare forma architettonica alle idealità del Popolo Romano. L'artista scelto dal Papa e dal popolo per la riqualificazione dei palazzi fu Michelangelo, che affrontò il tema della piazza civica con il consueto impegno civile, sebbene gli esiti siano in parte lontani dalle sue intenzioni originarie. Il testo è accompagnato da una serie di ricostruzioni grafiche che restituiscono i molti progetti per la piazza e per i palazzi che si susseguono, in una lotta per il prestigio personale e familiare che ha sempre un riflesso nell'allestimento del complesso. L'analisi, inoltre, delle scelte politiche, delle presenze sul cantiere, della sua organizzazione, della successione degli interventi e delle tecniche scelte viene fatta su base documentaria. Una esaustiva appendice completa gli apparati del libro.