Una comprensione insufficiente tanto della fede, quanto dell'amore, ha fatto sì che venisse persa di vista la profonda unità che lega insieme e in reciproca connessione queste due dimensioni essenziali della vita cristiana: il credere e l'amare. Il presente volume, di A. Bellandi, intende rimettere al centro una tale unità, presente anzitutto nella testimonianza paolina e giovannea, mostrando come non si possa parlare di fede cristiana pienamente realizzata senza includervi in essa l'operosità dell'amore, e viceversa come l'amore sia condizione necessaria per il conoscere della fede. Infatti essa nasce e si sviluppa sul fondamento della rivelazione di Dio compreso quale "amore trinitario" e vive nel contesto comunionale del "noi-ecclesiale". In questa prospettiva, viene ripercorsa dal testo la centralità dell'amore così come si documenta anzitutto nei testi di alcuni grandi autori del passato, nel recente magistero di Giovanni Paolo II e nella preghiera liturgica, per poi finalmente offrire una visione teologica complessiva, pur essenziale nei suoi termini, in cui l'amore viene visto quale primaria dimensione caratterizzante l'essere e la vita nuova del credente, immedesimato a Cristo nel battesimo.