Cosa c’è in queste pagine della Sacra Scrittura, che continuano ad ispirare pensieri, emozioni, decisioni, stupore e consolazione?
Che cos’è un’omelia? E che cos’è mai questa vita?
Da secoli, giorno per giorno, tornano le stesse domande, le stesse lacrime e gli stessi sorrisi, eppure nessuno è uguale all’altro e nessuna parola provoca lo stesso effetto.
Forse si può descrivere l’omelia come il servizio che un prete o un diacono offre per far incontrare lo sgorgare sempre fresco dell’acqua viva con il sorgere sempre inquieto del desiderio.
Il desiderio è sempre inquieto perché nella profondità della sua essenza è desiderio di infinito, di felicità perfetta, di vita eterna e niente di ciò che il mondo offre può bastare a saziarlo.
Noi siamo convinti che questa novità sempre sorprendente e spesso sconcertante del quotidiano sia un riflesso della gloria di Dio, sia dovuta al fatto che ogni uomo e ogni donna è creato ad immagine di Dio e perciò libero di una creatività irripetibile (dalla Prefazione di Mons. Mario Delpini).