Paura di essere lasciati ma soprattutto desiderio di dominare la vita dell'altro: la gelosia è una passione ambigua, devastante per alcuni e sconosciuta ad altri. L'autore ne segue l'evoluzione storica, dall'antico timore di essere traditi fino alla sua attuale svalutazione sociale, e spiega anche cosa hanno da dire su questa passione le scienze biologiche, la psicologia e la psicoanalisi. Casi tratti da letteratura, cinema e teatro, ma anche esperienze cliniche di gelosie paranoiche e ossessive completano il quadro policromo, spesso stupefacente, dei molti modi di essere gelosi.
Sergio Benvenuto, psicoanalista e filosofo, lavora a Roma come ricercatore al Cnr (Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione) e co-dirige l'"European Journal of Psychoanalysis". Con il Mulino ha già pubblicato "Dicerie e pettegolezzi" (2000) e "Accidia" (2008).
Cos'è la "perversione"? Una classificazione sessuologica, un disturbo mentale, una deviazione etica, uno stile erotico edonistico, un'illusione storico-culturale? Ripercorrendo le tappe fondamentali del pensiero psicoanalitico sulle perversioni, Benvenuto vede le perversioni come uno scacco etico della vita sessuale. Nelle sue varie forme (esibizioniste, voyeuriste, masochiste, sadiche, feticiste, pedofile...), la perversione segna infatti un mancato rapporto con l'altro come soggetto di desiderio e di piacere, e va intesa come una riedizione metaforica di un trauma sessuale, in cui il soggetto ha sofferto l'esperienza dell'esclusione e della gelosia.
Corre voce che segni tracciati sul muro di casa siano opera di zingari o ladri. Oppure si dice che una moneta arrugginita immersa nella coca-cola perda la ruggine, che raccogliendo cinquanta chili di scontrini fiscali si può far avere un cane-guida a un cieco, oppure ancora che la Stella di Natale avvelena i bambini poiché essi, attratti dal rosso delle sue foglie, le toccano e poi si mettono le dita in bocca. Leggendo questo libro scopriremo che le dicerie diventano popolari proprio perché si pongono come un sapere e non una fantasia; che proprio per questo molte cose che sappiamo quanto a fondatezza hanno i piedi d'argilla.