La bella immagine della Vergine del Pedancino, celebrata nella liturgia e nella pietà del popolo, ha rappresentato nei secoli un sicuro punto di riferimento di identità devozione e storica per gli abitanti di Cismon, della Valle del Brenta, del Monte Grappa, del Feltrino e dell'Altipiano di Asiago.
Con questo lavoro l'Autrice ha investigato sulle origini di questa secolare devozione, attingendo a documenti di archivio e a una consolidata tradizione orale. Ha posto una particolare attenzione allo svolgimento delle Feste Decennali in onore della Beata Vergine, viste non solo come manifestazione devozione e liturgica, ma anche come momento di aggregazione e di comunione tra quanti sono presenti nel paese e quanti per dolorose necessità di lavoro vivono lontani in tutte le nazioni d'Europa, nel Canada, negli Stati Uniti, in Brasile, in Australia.
Di molti si è ormai persa la memoria; eppure essi non hanno dimenticato la loro Madonna del Pedancino e di sicuro sono ancora tutti sotto il suo manto protettivo.
Nel ricordo di questi fratelli, i vivi e i morti, l'Autrice ha voluto raccogliere i segni del passato e del presente, affinché la loro memoria non si perda nel tempo, ma rimanga sempre viva nella coscienza delle generazioni future l'eredità di devozione e di amore per la Vergine del Pedoncino, ricevuta dai nostri antenati.