In Élévation sur Marie Madeleine (1627), qui presentato in italiano da Domenico Bosco, Pierre de Bérulle nella lettura dei Vangeli percorre con Maria Maddalena le strade della Palestina a seguito di Gesù, tracciando la storia dell’anima della Santa attraverso i miracoli interiori che l’amore divino realizza in lei. Più che descriverne il volto, Bérulle ritrae questa donna nel suo essere “sempre in ricerca”: una ricerca che si muove nello spazio della mistica, tra l’incontro con Dio e la sua incommensurabilità, ed è anzitutto esperienza di un amore infinito.
COMMENTO: Da parte del mistico francese che fondò l'Istituto per l'oratorio francese, un'opera di alta spiritualità su Maria Maddalena.
PIERRE DE BÉRULLE (1575-1629), teologo e mistico francese, fu un protagonista intellettuale e religioso di intensa spiritualità agli albori dell’età moderna. Tra le sue opere si ricordano, oltre al Bref discours sur l’abnégation intérieure, il suntuoso Discours de l’état et des grandeurs de Jésus e la Vie de Jésus. San Paolo ha pubblicato, a cura di R. Boureau, Le grandezze di Gesù. Brani scelti (1998).
DOMENICO BOSCO insegna Filosofia morale all’Università degli studi di Chieti e Filosofia della religione all’Università Cattolica di Milano. Per Morcelliana ha curato anche: M. De Certeau, Sulla mistica (2010) e M. Blondel, Che cos’è la mistica? (2011).
Fin dal XVII secolo, i lettori del trattato spirituale di Pierre de Bérulle, Lo stato e le grandezze di Gesù, considerato il suo capolavoro, sono tutti d’accordo nel lodarne le ricchezze bibliche, teologiche, patristiche e soprattutto mistiche. Nessuno ha contestato l’epìteto di "apostolo del Verbo incarnato" attribuito all’autore per quest’opera. Ma con eguale unanimità gli stessi lettori hanno riconosciuto le difficoltà di approccio a questo trattato.
L’opera di selezione e d’alleggerimento del testo, effettuata da René Boureau, giunge dunque opportuna. I passi che egli ha saggiamente scelti permettono una prima presa di contatto con l’opera, presa di contatto che non è un puro esame superficiale. Si tratta, anzi, di un primo percorso in cui le grandi linee del pensiero berulliano sono ben evidenziate e dove appaiono chiaramente i grandi temi senza, peraltro, che l’ordine d’esposizione previsto da Bérulle sia modificato. Il lettore moderno, abituato a presentazioni letterarie o radiotelevisive piuttosto concise, dove si va dritto allo scopo procedendo per frasi brevi, troverà qui un’esposizione familiare che gli consentirà un approccio decisamente incoraggiante in vista di un’ulteriore conoscenza dell’opera nella sua totalità.
Pierre de Bérulle nacque a Sérilly, presso Troyes, nel 1575; fu ordinato prete nel 1599 e divenne cardinale nel 1627; morì a Parigi nel 1629. Ingegno precoce, a ventidue anni scrisse il Bref discours de l’abnégation intérieure. Nominato cappellano del re, combatté le eresie dilaganti. Dopo un viaggio in Spagna, trapiantò in Francia l’Ordine del Carmelo secondo la riforma di santa Teresa d’Avila e nel 1611 diede vita alla congregazione dell’Oratorio di Gesù, che conobbe una rapida diffusione. Consigliere di Maria de’ Medici, le fu di valido aiuto nelle controversie allora vivaci fra cattolici e ugonotti e nella composizione del dissidio con il figlio Luigi XIII. Venuto in forte contrasto con Richelieu, dovette ritirarsi dalla corte. Molte e importanti le sue opere, improntate a un’altissima spiritualità, tra cui ricordiamo: Élévation à Jésus sur ses principaux états et mystères, Discours de l’état et des grandeurs de Jésus par l’union ineffable de la divinité avec l’humanité (1623), Élévations sur sainte Marie Madeleine, Lettres aux Carmélites de France.