Si è detto che il Vangelo di Giovanni sia nello stesso tempo il vangelo più ebraico e più anti-ebraico di tutti i vangeli. Questo doppio aspetto si riflette anche nel presente libro. Il volume prende avvio dall'osservazione che l'anno liturgico ebraico ha un ruolo determinante per la struttura del quarto vangelo. Gesù si reca in pellegrinaggio a Gerusalemme per le grandi feste e si incontra in questa città con i rappresentanti del suo popolo. I tempi sacri (le feste e il Sabato) e i luoghi sacri (il Tempio e la Sinagoga) hanno un posto importante in questo Vangelo. Lo stesso vale per la Sacra Scrittura di Israele, con le sue parti: Torah, Profeti e Scritti Sacri. I grandi personaggi della storia di Israele si riflettono nel quarto vangelo: Abramo, i Patriarchi e Mosè. La cristologia di Giovanni si sviluppa facendo ricorso alle figure del Servo di Dio, del Figlio dell'Uomo e del Messia. La salvezza portata da Gesù è prefigurata nel Pane dal Cielo. Altri temi come quelli del Popolo di Dio, il Pastore, lo Spirito, la testimonianza o l'Ora escatologica sono assunti nel vangelo di Giovanni dall'eredità ebraica. Forse è proprio a causa della vicinanza tra il cristianesimo giovanneo e l'ebraismo del suo tempo, che si trova riflesso nel quarto vangelo un conflitto tra la comunità cristiana, prefigurata da Gesù, e la Sinagoga con i suoi capi. Il presente studio cerca di indicarne le cause e di mostrare vie per superare un antigiudaismo che potrebbe basarsi sul quarto Vangelo.