Sedotto dal pensiero del filosofo tedesco von Hildebrande e dalla sua fenomenologia realista, l'autore "interroga" il filosofo per approfondire il concetto di vizio capitale nella morale teologica cristiana. L'autore vuole promuovere l'intraprendere di un cammino morale autentico per ogni persona che si libera dal suo orgoglio e da ogni cecità interiore di fronte allo splendore del valore. Da questo riflessione prende forma quel cammino che ogni persona dovrebbe percorrere per arrivare al bene.