L'evoluzione del paesaggio agrario, l'organizzazione della produzione, lo sfruttamento dei boschi alpini e le articolazioni istituzionali della società rurale (dal Cinquecento all'Ottocento) vengono studiati utilizzando un vasto repertorio di documenti manoscritti inediti, di diverso genere e formazione. Reciproci scambi tra "fonti scritte" e "fonti disegnate" hanno permesso di ricomporre storicamente i quadri economici e le articolazioni della società rurale. L'articolazione delle strutture signorili, le politiche aziendali, la questione dei confini, i progetti di risanamento del territorio e di valorizzazione delle risorse agricole e gli incartamenti aziendali vengono analizzati anche alla luce dell'insieme eterogeneo di documenti cartografici e mappe. L'ampio catalogo presentato nel DVD allegato, inoltre, permette di visualizzare ogni sfumatura delle mappe e analizzare i particolari difficilmente percettibili in una produzione a stampa, consentendo una nuova valorizzazione del documento iconografico.
I decenni successivi alla caduta della Repubblica di Venezia furono contrassegnati da un convulso processo di modernizzazione delle antiche strutture amministrative e istituzionali. La costruzione di nuovi apparati di governo, il consolidamento dei poteri dello Stato e la realizzazione delle riforme vennero affidati anche ad un corpo di tecnici e burocrati selezionati. Figura esemplare di questo nuovo ceto di funzionari è il perito pubblico e agrimensore udinese Francesco Rota. Ricostruendo le sue vicende personali, la sua formazione culturale e il suo itinerario professionale l'autore propone all'attenzione dei lettori un ampio e complesso quadro economico e sociale del Friuli in età napoleonica.