Storie di riscatto ed emancipazione dalla logica della violenza, della sopraffazione, del malaffare, dell’omertà. Contro la logica della morte che costituisce l’essenza della criminalità organizzata. Per una cultura della vita, della legalità, della libertà. Storie di uomini e donne che ce l’hanno fatta. Che hanno alzato la testa. Insieme. Perché insieme si può. Storie come quelle di Ercolano, prima città del sud nel quale il pizzo è stato dichiarato fuorilegge; grazie al lavoro congiunto di cittadini, istituzioni, magistrati, forze dell’ordine. Storie come quella della Calcestruzzi Ericina di Trapani sulla quale la mafia aveva messo gli occhi, riscattata dalla cooperativa di ex dipendenti dell’azienda. Con coraggio e ostinazione. Segno di una (lenta) rivoluzione per riaffermare da cittadini la cultura della legalità.
La crisi economica e finanziaria che la società occidentale sta attraversando ha rivoluzionato profondamente il mondo del lavoro: contratti a termine, precari, co.co.co. sono espressioni ormai entrate nel vocabolario comune. Questo libretto vuole aiutarci a metterci tutti nei panni di chi, soprattutto i giovani, ha la precarietà come orizzonte di tutta una vita. Per fare esperienza di cosa significhi guardare il mondo da quel punto di vista, quello dei nostri figli a tempo determinato. E fornire un piccolo contributo che disinneschi la bomba sociale più pericolosa dei nostri tempi: il conflitto generazionale.
Storie di uomini e donne che hanno accettato la sfida della malattia.
Essere padri, secondo l'autore, è un po' come fare il Giro d'Italia di ciclismo: in bilico su due ruote, la foratura dietro l'angolo, montagne da scalare, vittorie e sconfitte. Ma tappa dopo tappa si capisce che la perfezione non esiste, che vincere da soli è impossibile e che la maglia rosa arriva solo se c'è una squadra che ti aiuta a piazzare la volata al momento giusto.
Sedici anni. Di corsa. A perdifiato. Destinazione Paradiso. Maria Orsola Bussone (2.10.1954 - 10.7.1970) è una ragazza piemontese del ’68 che ama la musica beat, si interessa alle prime manifestazioni studentesche, suona la chitarra e prende lezioni di canto. Un’adolescente come le altre, si direbbe, innamorata della natura, dello sport e della musica. Prende qualche cotta, annota i suoi pensieri sul diario personale, ha tanti amici e scrive lettere a quelli più cari. È la figlia semplice di un piccolo mondo antico che sembra prossimo a essere travolto dai venti della modernità. Ma la sua vita, apparentemente senza sussulti, la sua routine di figlia di un piccolo paese delle Prealpi piemontesi, nasconde invece un’anima straordinaria. Una fede genuina e cristallina. Insieme con altre amiche, sostenuta dal caro “don”, sospinta da una spiritualità che le dà una marcia in più, inserita in una parrocchia che mette a frutto gli indirizzi del Concilio Vaticano II, “Mariolina” innesta la quarta e in poco tempo brucia rapidamente tutte le tappe.
A sedici anni la sua corsa verso il Cielo si ferma per un banale incidente. Ma dietro di sé lascia una scia di luce. Un giorno aveva rivelato che avrebbe dato la sua vita pur di far scoprire ai giovani la bellezza di Dio. «E Dio la prese in parola», disse a Torino a migliaia di suoi coetanei papa Giovanni Paolo II additandola ad esempio. Lassù, in Alto, trovò il segreto della felicità. «W la vita» era il suo motto. E questa è la sua storia.
Gianni Bianco, giornalista professionista Rai, trentacinque anni, laureato in lettere con una tesi di storia del cinema, ha frequentato la scuola Rai di giornalismo radio televisivo di Perugia. Obiettore di coscienza, padre di due bimbe, ha lavorato per anni a “Radio Capital”. Per una stagione ha condotto il programma quotidiano sportivo Zona Cesarini su “Radio1 Rai”. Nel 2005 ha presentato in mondovisione su Raiuno il Familyfest. Collabora con vari settimanali tra i quali L’espresso e Grazia, ha scritto per Gulliver e cura la rubrica di critica tv del quindicinale Cittanuova. Attualmente lavora a Rainews24. Evviva la vita! è il suo primo libro.