«Erano cinque anni che le mie figlie non ridevano più. Grazie», ha detto Mohammed, uno dei tanti siriani rifugiati in Turchia. È per momenti come questo che Mattia, tre volte all’anno da ormai tredici anni, si arma del suo naso rosso e parte in missione nelle zone di guerra. Conosce sette parole in arabo ma bastano per capirsi, perché la lingua dei bambini è universale. In questo libro, racconta la vocazione di «magamondo» che lo ha portato a rischiare più volte la vita per regalare una parentesi di spensieratezza ai ragazzi che non hanno più un’infanzia. Come dice lui, «abbiamo una vita sola, ma se la viviamo bene una vita sola sarà sufficiente».