Nathan narra in prima persona, a distanza di anni, una delle estati più lunghe ed emozionanti che ha vissuto a undici anni. Lunga perché inizia poco prima di Pasqua, prolungandosi fino a metà ottobre; emozionante perché caratterizzata da una cotta incredibile per la sua compagna di classe Maria, e dalla fondazione del furibondo club misogino, idea dei suoi tre amici più cari letteralmente inviperiti dall'esistenza delle femmine, e decisi a rimediare al più presto alla loro persistente insolenza.